Uomini invisibili

Documentario del Museo Etnografico dell'Alta Brianza (MEAB).

I pescatori del lago di Como sono gli eredi di una tradizione millenaria. Perciò dovrebbero godere di una certa notorietà. Eppure si possono considerare uomini invisibili perché l’organizzazione della loro vita e i loro tempi di lavoro non coincidono con quelli della maggioranza delle persone. Oltre alla loro presenza, anche la varietà delle loro proposte alimentari appaiono generalmente misconosciute.

Tra i titolari delle 80 licenze di coloro che, per vivere, pescano nelle acque del Lario, molti sono pescatori stagionali ed integrano il loro reddito principale con attività di altro genere. Alcuni di loro non si limitano a vendere il pescato ma valorizzano la loro attività più antica, lavorando il pesce e trasformandolo in prodotti gastronomici elaborati per il consumo domestico o per la ristorazione. C’è poi chi svolge una funzione analoga a quella di un museo etnografico o di un ecomuseo, proponendo un’esperienza di pescaturismo ai propri clienti, in cui i protagonisti di un mestiere e di una cultura che pochissimi conoscono, fanno loro da guida, mentre lavorano sul lago.

Anno 2015. Riprese effettuate a Bellagio, Cadenabbia, Dervio, Erba, Lecco e Oliveto Lario.