La teoria della relatività linguistica - Ipotesi di Sapir Whorf

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In questa lezione parleremo della teoria della relatività linguistica e affronteremo l’ipotesi di Sapir-Whorf. Benvenuti a lezione con sentocheposso nella playlist dedicata alla Psicologia della Comunicazione.

LA TEORIA DELLA RELATIVITÁ LINGUISTICA
Idea di partenza: la cultura attraverso il linguaggio e gli altri sistemi di comunicazione influenza il modo in cui noi pensiamo

Prima metà del ‘900
• le strutture semantiche delle diverse lingue sono incommensurabili tra loro
• imparare una lingua straniera significa acquisire un nuovo punto di vista sulle cose

IPOTESI SAPIR-WHORF
Si sviluppa una concezione sulla diversità e sulla relatività linguistica.
Premessa epistemologica:
Gli esseri umani segmentano la natura secondo le linee indicate dalla loro lingua materna
Relatività linguistica:
Gli esseri umani usano la loro lingua materna in modo inconsapevole
I parlanti di lingue diverse sono orientati dalla loro lingua verso diversi tipi di osservazione e diverse valutazioni a eventi esterni simili

Sillogismo di Whorf:
• dato che esistono differenze nella categorie linguistiche delle varie lingue
• dato che, inoltre, le categorie linguistiche determinano alcuni aspetti del pensiero degli individui
• ne consegue che questi aspetti del pensiero differiscano nelle diverse comunità culturali in funzione della lingua che esse parlano

E’ stato usato come un forte apporto alla ipotesi del DETERMINISMO LINGUISTICO: la lingua determina le forme del pensiero dei parlanti stessi nei riguardi della loro esperienza

La revisione della teoria della relatività linguistica
• superamento di ogni forma di determinismo: non tutto il pensiero si manifesta attraverso il linguaggio
• sottolinea la diversità delle lingue che si riflette nella elaborazione dei diversi sistemi di significato
• sottolinea lo stretto rapporto tra lingua e cultura

Rivista in tempi recenti:
le esperienze sono codificate a livello cognitivo in modo tale da potere essere verbalizzate
-il lessico e la grammatica di una lingua forniscono modalità convenzionalizzate fondamentali per concettualizzare azioni e ed eventi

Diversità delle lingue:
è connessa con distinzioni semantiche che si riflettono in distinzioni culturali che a loro volta influenzano la categorizzazione della esperienza

Nelle diverse lingue:
cambia il repertorio lessicale
cambia il lessico emotivo
non c’è una corrispondenza semantica per la stessa categoria emotiva
cambia la categoria dei colori
la diversità si manifesta a livello grammaticale

La diversità tra le culture e fra i sistemi di comunicazione implica l’esigenza di affrontare lo studio dei processi sottesi alla costruzione di una data comunità intesa come un gruppo di persone che condividono reciprocamente un sistema di credenze, valori, pratiche e tradizioni.
Tale comunità si fonda su una rete di CONVENZIONI: si evolvono in continuazione e diventano parte intrinseca della comunità medesima; sono un efficace dispositivo di coordinazione; sono uno strumento utile di organizzazione; sorgono e scompaiono con l’evoluzione della cultura della stessa comunità; concernono tutti gli aspetti della vita culturale di una comunità.
Sono uniformemente distribuite nella popolazione
Si sono degli esperti che le conoscono meglio
Quando due persone si incontrano, si identificano come membri di una data comunità, si servono di tale appartenenza per inferire ciò che si può dare per acquisito e condivisibile

•Sono attività prevedibili: regolarità per gestire le relazioni interpersonali
•Risultato di un processo di cooperazione e coordinazione tra le persone della comunità
•Risultato di una lunga / continua attività di negoziazione tra le persone
•Si basa sul principio della salienza condivisa

Esito del processo di convenzionalizzazione: elaborazione di un sistema di categorie che attraversa tutta la vita culturale di una comunità dal piano semantico, a quello lessicale, simbolico, concettuale, operativo

Fonte: Anolli L. (2006), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Bologna: il Mulino.

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