Nuovo Anticorpo Monoclonale per i Linfomi che non rispondono alle cure tradizionale

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Negli anni le terapie per i linfomi (linfoma di Hodgkin e Linfoma non Hodgkin) sono diventate sempre più efficaci e sempre più personalizzate grazie allo studio molecolare dei tumori e grazie all'avvento dei farmaci cosiddetti biologici, quindi a bersaglio molecolare, in grado di uccidere selettivamente le cellule tumorali. E nel panorama già ricco di farmaci intelligenti si aggiunge ora anche un nuovo anticorpo monoclonale, il brentuximab vedotin per la cura del Linfoma di Hodgkin in tutti quei pazienti che non hanno risposto al trattamento standard o all'autotrapianto di cellule staminali. E' un farmaco di ultima generazione, in grado di veicolare all'interno della cellula una tossina che solo al contatto con la cellula tumorale viene liberata, evitando quindi tossicità all'organismo ed agendo selettivamente sulle cellule neoplastiche. La risposta dei pazienti negli ultimi due anni è stata estremamente positiva (oltre l'80% hanno avuto una risposta terapeutica obiettiva con una tossicità non particolarmente elevata) ed è ora in fase di test l'utilizzo del farmaco anche nelle fasi iniziali di terapia in combinazione con le terapie standard. Il nuovo farmaco è stato presentato nel corso di un convegno nel quale si è fatto il punto su come oggi tecnologia e terapia siano un binomio indissolubile e nel corso del quale abbiamo incontrato per voi il Prof. Franco Mandelli, Presidente AIL e il Prof. Antonio Pinto, Direttore del Dipartimento Ematologico dell'Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione Pascale, Napoli che ci hanno parlato dei nuovi orizzonti terapeutici oggi a disposizione per i linfomi e spiegato nel dettagli l'azione del nuovo anticorpo monoclonale.