Bivacco Bernasca | Val Tartano | Sondrio

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Questa volta siamo fuori dalle nostre zone abituali, infatti andiamo in trasferta in Lombardia per un'occasione speciale ossia incontrare gli amici che frequentano la montagna e che abbiamo conosciuto su YouTube. Purtroppo il gruppo non sarà al completo, non è facile riuscire a conciliare gli impegni di tante persone per una stessa data ed una stessa meta.
Padrone di casa per questa nuova avventura sarà Luca canale YouTube “Montanaro Camuno”.
Il ritrovo è fissato all'hotel ristorante Miralago in Val Tartano.
Ore 3 sveglia, ore 3:30 partenza. Era da un po' di tempo che non effettuavo un viaggio durante la notte, il resto della troupe ne approfitta per dormire ancora qualche ora. Alle ore 9:30 come da programma siamo al punto di incontro.
Ore 10:15, dopo aver indossato i vestiti tecnici si parte seguendo la strada asfaltata che in breve tempo ci conduce all’attacco del sentiero. Luca subito ci fa notare alle nostre spalle il “ponte nel cielo” si tratta del ponte tibetano più alto d’Europa (sarà visibile nella parte finale del video).
Il sentiero che ci condurrà alla nostra meta è il numero 127, durante il percorso incontreremo spesso dei piacevoli corsi d’acqua, infatti qui la vegetazione è molto rigogliosa e lussureggiante.
In fila indiana procediamo in salita alternando e scambiando spesso le posizioni e fermandoci di tanto in tanto per ricompattare il gruppo e scambiare delle battute.
Alcuni del gruppo iniziano ad avere un piccolo brontolio allo stomaco quindi decidiamo di fermarci un po’ più avanti in corrispondenza di un alpeggio per fare pausa pranzo.
La location risulta essere molto indicata infatti abbiamo sia il sole che l’ombra, vicino a noi scorre un corso d’acqua il cui rumore allieta la nostra sosta.
Dopo circa 30 minuti si riprende il cammino e Luca ci conduce in mezzo ai rododendro lasciando in parte la strada.
Al termine della salita, durante la pausa necessaria a ricompattare il gruppo, alcuni iniziano ad avvisare un pò la stanchezza.
Da questo punto possiamo osservare su in alto il passo di Vicima oltre il quale con un dislivello negativo di poco più di 100 m raggiungeremo prima il lago di Bernasca e successivamente l’omonimo bivacco/rifugio.
Ripartiti, nel giro di mezz’ora la situazione cambia e non solo meteorologicamente parlando.
Vi rimando al video se volete sapere di preciso cosa è accaduto.
Gli eventi faranno sì che io e Luca arriveremo al rifugio un’oretta dopo degli altri.
Chiusa questa parentesi finalmente ci ricongiungiamo al resto del gruppo, e dopo aver parlato un po' dell’accaduto, il pensiero comune è solo uno fare l’aperitivo!
Ognuno di noi estrae dal proprio zaino del cibo, quasi tutti hanno portato una specialità tipica del proprio luogo di residenza.
In bivacco assieme a noi passerà la notte un’altra famiglia composta da 6 persone i due genitori con ben quattro figli in un’età compresa (credo) tra i 4 e gli 11 anni che hanno fatto il nostro stesso percorso, assolutamente non banale per quanto concerne il dislivello. Molti complimenti vanno anche a loro.
Mentre alcuni sistemano la camerata altri sono fuori a dronare altri si occupano di allestire la tavola e altri cucinano. La serata procede tra risate, cibo, prosecco e vino.
Alcuni di noi vanno a letto perché la stanchezza inizia a farsi sentire, i pochi di noi che rimangono giù invece si sfidano a forza quattro degustando diversi tipi di grappe.
È passata la mezzanotte e anche per noi è giunto il momento di andare a letto, buonanotte.
Giorno 2, alle ore 7 i primi di noi si svegliano ed escono sul porticato per sbirciare il panorama.
Ci si alza a scaglioni ma nel giro di un’ora sono tutti in piedi, intanto la caffettiera fa diversi giri sul fornello.
Finalmente spunta il sole che ci permette di fare qualche bella ripresa video, mentre il resto del gruppo fa colazione.
Ci si prepara per la partenza, alle 14 abbiamo la prenotazione al ristorante Miralago a Tartano da dove siamo partiti e quindi non possiamo tardare.
La discesa avviene per la stessa via di salita tranne per il pezzo tra i rododendri che questa volta decidiamo di saltare preferendo il comodo sentiero e tra chiacchiere e risate arriviamo in fretta al paese, passiamo 2 ore seduti al tavolo a mangiare piatti tipici della Valtellina (i pizzoccheri e gli sciatt molto buoni) e a raccontarci le nostre vite e le impressioni sull’escursione finchè non si fa tardi e, dato che molti di noi hanno una lunga strada da percorrere per il rientro, arriva il momento dei saluti.