“Ok! Ma dopo che supero gli esami come si inizia a lavorare?”

La domanda più tipica che mi viene fatta è questa: “dopo che mi abilito come devo fare per iniziare a lavorare?”
È assolutamente normale porsi l’interrogativo, sarebbe strano il contrario.
Tutto la piattaforma procuratorecalcio.com, chi è già mio allievo lo sa bene, pone molta attenzione a questa tematica: non a caso l’approccio non è solo teso al superamento delle prove d’esame Coni e Figc ma anche focalizzato alla prassi della professione ed a come affrontare il primo periodo di lavoro.
In questa fase diventa importante non lavorare da soli (perche non si hanno le basi per muoversi in questo mondo) ma entrare all’interno di un agenzia di agenti.
Per poter entrare dentro un agenzia bisogna rappresentare per essa una risorsa. Per poter essere una risorsa bisogna essere strategici e per essere strategici le vie a mio avviso sono 2: poter proporre un lavoro di scouting di buon livello ed avere legami con calciatori giovani non professionisti oppure meno giovani ma già professionisti. La seconda possibilità è più incidentale e consiste nell’essere geograficamente strategici per un agenzia (le agenzie, soprattutto estere, possono avere interesse ad avere al proprio interno un agente Italiano abilitato che possa seguire i propri calciatori che già sono in Italia, oltre a consentire di depositare mandati in Italia).
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COSA FA UN PROCURATORE DI CALCIATORI ???

Molte persone mi chiedono cosa fa un procuratore di calciatori?

Domanda che a primo impatto può anche sembrare banale ma che in realtà non lo è affatto.

Sopratutto oggi, dopo che nell' aprile 2015 chiunque può diventarlo, il lavoro del procuratore sportivo è cambiato.

È cambiato il sistema di accesso alla professione, non è più necessario svolgere l'esame da agente Fifa ma soprattutto sono cambiati alcuni regolamenti.

Prima il procuratore era il consulente del calciatore, colui che negoziava a nome del proprio assistito il contratto e gli eventuali rinnovi o risoluzioni.

Oggi il procuratore nella sua accezione iniziale non esiste più, la figura si è evoluta e seppur riconoscibile con il nome di PROCURATORE in realtà è un INTERMEDIARIO che lavora per conto di calciatori e/o di Società di calcio sia in maniera disgiunta che in maniera congiunta.

Chi vede calcio e magari segue anche il calciomercato riconosce spesso nel procuratore la figura chiave che assieme al direttore sportivo o al presidente di un club realizza il trasferimento di un calciatore.

Il ruolo chiave del procuratore ha assunto oggi ancora più valore da quando è stato abolito il DIVIETO DI DOPPIO MANDATO.

Per DOPPIO Mandato si intende che un procuratore nel suo ruolo di intermediario per il trasferimento da un Club all'altro di un calciatore agisce sotto mandato scritto sia per conto del calciatore sia per conto del e dei club.

In un trasferimento di un calciatore le parti in causa che devono raggiungere un accordo sono tre:
Il calciatore;
Il squadra che vende;
Il squadra che compra.

Prima il procuratore in una trattativa doveva limitare il suo ruolo alla rappresentanza di una sola di queste tre parti, oggi lo stesso procuratore può operare un trasferimento agendo per conto di 2 delle 3 parti in causa o anche di tutte le 3 parti in causa attraverso delle autorizzazioni scritte che nella prassi vengono chiamate MANDATI.

I MANDATI sono degli accordi scritti che autorizzano il procuratore a negoziare il trasferimento del calciatore al fine di raggiungere un accordo economico tra squadra che vende e squadra che compra.

Il procuratore oggi, in questo nuovo sistema di regolamenti, potrebbe anche trovarsi nella situazione di essere intermediario in una trattativa di trasferimento di un calciatore pur non essendo il procuratore del calciatore oggetto della trattativa.

È infatti consuetudine che alcuni club importanti si avvalgono di alcuni procuratori per condurre la gran parte delle trattative per comprare e vendere calciatori.