Paolo è un vincente: “Vincere per me vuol dire tutto. Non sono mai stato uno che partecipa e basta”. Il suo palmares lo dimostra: ha vinto la medaglia d'oro nella spada ai Mondiali di scherma nel 2011, la medaglia d’argento agli Europei di scherma di Strasburgo 2014 nella gara individuale e l’argento nella spada a squadre alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ai Campionati del mondo di Lipsia 2017 è arrivato il secondo titolo mondiale nel torneo individuale: “Un Mondiale non vale una vita, te lo puoi rigiocare, lottare e vincere, contro un tumore è il successo che ti cambia, per sempre...".
Quando è iniziata la sua gara più difficile, aveva 14 anni e frequentava il secondo anno dell'Istituto Tecnico Aeronautico. Era un ragazzo solare, vivace e soprattutto molto sportivo: tirava di scherma da quando aveva 7 anni, era bravo e aveva già vinto parecchie competizioni. “Avevo scelto la scherma, più che il calcio o la pallavolo, perché volevo mettermi alla prova in uno sport individuale, vedere cosa ero capace di fare”.
È la primavera del 1997, Paolo si sta preparando per un campionato di scherma che dovrà disputare a Rimini, ma comincia a soffrire di attacchi epilettici: “Sono arrivati all'improvviso, non sapevo neanche cosa fossero. La prima volta ero con mia sorella Marina e le ho chiesto di non dire niente, perché non volevo preoccupare nessuno. Dopo ho capito che rifiutavo la sola idea di essere malato: ero giovanissimo, non poteva succedere a me, temevo di dovere saltare il campionato italiano di categoria. Ma la seconda volta, lei ha insistito: ora lo diciamo a mamma e papà”.
Per Paolo comincia una serie di esami all'ospedale Garibaldi di Catania. Alla fine una risonanza rivela il problema: un ganglioma, un tumore al cervello di primo grado di malignità. L'operazione ha successo, ma la degenza post-operatoria è lunga e faticosa. A fine giugno del 1997 finalmente può uscire dall'ospedale e ricominciare ad allenarsi.
Il 13 ottobre 2011, Paolo vince la medaglia d'oro ai Mondiali di scherma di Catania. Ma lui campione lo era già: aveva vinto la sfida più importante.
“Da questa terribile esperienza una cosa l'ho imparata, quella di lottare sempre per le cose in cui credi e non arrendersi mai, neppure davanti a un tumore..." Dal podio, non si dimentica delle persone che gli hanno salvato la vita, i medici che l'hanno curato e trattato con immenso affetto: “C'è chi per curarsi va all'estero, o preferisce cliniche private, ma un ospedale pubblico, in Italia, a Catania, a me ha davvero regalato la vita. La mia esperienza dimostra che con la ricerca si può fare davvero tanto. E che un bambino di Catania, malato di tumore, può farcela, e addirittura diventare Campione del mondo”
Cos'è
Il sistema nervoso centrale è costituito da due parti: l'encefalo e il midollo spinale.
Insieme controllano sia i movimenti e le azioni volontarie, come camminare, parlare eccetera, sia le funzioni involontarie, quali la respirazione, la digestione e così via. Il sistema nervoso centrale è anche alla base delle funzioni sensoriali (la vista, l'olfatto, il tatto, l'udito e il gusto), delle emozioni e di tutte le attività superiori quali la memoria e l'apprendimento.
L'encefalo è un organo spugnoso e soffice, suddiviso in tre parti: il cervello, il cervelletto e il tronco cerebrale.
Il cervello è la parte più voluminosa, divisa in due porzioni simmetriche chiamate emisferi (destro e sinistro), che controllano ciascuna le funzioni della metà opposta del corpo. Ogni emisfero è organizzato in quattro lobi: il frontale, il parietale, l'occipitale e il temporale, adibiti a compiti specifici. Vi sono, poi, strutture profonde come l'ipofisi, l'ipotalamo, l'ippocampo e l'amigdala che controllano diverse funzioni, tra cui quelle emotive.
Il cervelletto è più piccolo dell'encefalo ed è situato sotto di esso e posteriormente. È responsabile dell'equilibrio e della coordinazione e controlla attività complesse come parlare e camminare.
La terza parte del cervello, detta tronco cerebrale, collega l'encefalo al midollo spinale e regola molte delle funzioni fondamentali del corpo come la respirazione, il mantenimento della temperatura corporea e della pressione sanguigna.
Il midollo spinale è composto da un insieme di nervi, cellule e fibre nervose che corrono dalla testa fino alla zona lombare all'interno del canale vertebrale. Il suo compito è trasferire gli stimoli dalla periferia al cervello e, in senso inverso, i messaggi del cervello ai vari organi.
Il sistema nervoso è la parte più delicata e importante di tutto l'organismo umano e, per questo, è protetto da una serie di barriere. Tra queste vi sono le meningi, membrane che lo avvolgono per tutta la sua lunghezza e che attutiscono gli urti, insieme a un liquido chiamato liquor, prodotto in una zona cava dell'encefalo suddivisa in quattro ventricoli. Il liquor deve anche rifornire il cervello con le sostanze nutritive provenienti dal sangue e portare via le sostanze di rifiuto.
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