Скачать или смотреть Corso accelerato di difesa civile dai rischi NBCR - 4 - La guerra chimica

Corso accelerato di difesa civile dai rischi NBCR. Cioè nucleare, biologico, chimico e radiologico. Quarta puntata sulla guerra chimica.
Dopo aver riconosciuto il rischio chimico e compreso come agisce sul corpo, è il momento di vedere come si proteggono realmente le persone: attraverso i dispositivi individuali e il confinamento degli ambienti.
I DPI professionali rappresentano il primo strumento tecnico di difesa, ma è consigliabile vengano utilizzati da persone formate.
I principali DPI per la minaccia chimica sono:
Maschera antigas con filtri adeguati. Il filtro standard europeo per gas industriali tossici è classificato come ABEK, cioè efficace contro gas acidi, basici, vapori organici e alcuni composti specifici. Gli scenari bellici possono richiedere filtri avanzati o di tipo militare, più performanti su agenti persistenti. Attenzione però che il filtro non protegge all’infinito. Ogni filtro ha un tempo massimo di efficacia che dipende dal tipo di agente e dalla sua concentrazione. Anche il DPI migliore, se indossato tardi o male, perde la sua funzione protettiva.
Tute impermeabili o semi-permeabili per impedire il contatto con la pelle, soprattutto per agenti come i vescicanti e i contaminanti persistenti.
Guanti e protezione oculare, perché occhi e cute sono vie di assorbimento critiche.
Per i cittadini, la misura più efficace nei primi minuti, quando non esiste protezione professionale immediata, è la protezione collettiva, cioè il confinamento rapido in ambienti chiusi. Questa procedura si chiama Shelter-in-Place e mira a ridurre immediatamente la quantità di agente chimico respirabile.
Se scatta un allarme chimico e non è sicuro restare all’aperto, si può trasformare una stanza in un rifugio temporaneo in 5 fasi:
1) Chiudere immediatamente porte e finestre.
2) Spegnere ventilazione.
3) Sigillare le fessure principali con nastro adesivo, teli, o materiali disponibili. Non serve essere perfetti, basta essere rapidi.
4) Portare acqua in bottiglia nella stanza, perché non sappiamo quanto durerà il confinamento.
5) Restare informati tramite canali ufficiali.
Questa procedura può abbattere la concentrazione interna di gas anche di diversi ordini di grandezza, regalando minuti preziosi per la sicurezza personale e per l’arrivo dei soccorsi.
Nel prossimo video parleremo della decontaminazione e del primo soccorso di base per la popolazione.
Come quarta puntata è tutto. A presto