La liberazione del dolore. Storia di un ragazzo deportato a Dachau

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RICCARDO GORUPPI, TRIANGOLO ROSSO IT 135423 a Dachau. Intervista realizzata a Trieste l’11/12/2000. https://www.memoriae1943-45.it
Riccardo Goruppi nasce nel gennaio 1927 a Prosecco nei pressi di Trieste. Quando le truppe tedesche occupano l’Italia nel settembre 1943 si unisce ai partigiani. Nel novembre1944, dopo una malattia, ritorna dai suoi genitori e viene arrestato. Insieme al padre Eduardo sarà inizialmente detenuto nella prigione di Trieste, Il Coroneo, e a dicembre deportato a Dachau, dove gli verrà’ assegnato la sua nuova identità, Triangolo Rosso It 135423.
Dopo tre settimane le SS li scelgono per lavorare a Leonberg, un sottocampo del campo di concentramento di Natzweiler, matricola nr.40184, dove compirà 18 anni.
In condizioni disumane i prigionieri vengono utilizzati nella produzione di armamenti, all’interno di tunnel autostradali, chiusi alle estremità e sorvegliati a vista dalle SS. Turni da 12 ore al giorno, poco da mangiare e da bere. Esausto dal duro lavoro, la fame e la malattia il padre Edoardo muore il 20 febbraio 1945. Poco dopo si ammala di tifo, anche Riccardo Goruppi. Con l’avanzata degli alleati, i deportati vengono trasferiti di campo in campo: da Leonberg a Dachau Mühldorf, poi a Kaufering dieci giorni dopo. Le SS cercano di cancellare le tracce della loro disumanità nei lager e dopo aver ucciso gli ebrei sul posto, il 29 aprile stipano i prigionieri nei vagoni aperti di un treno merci, per fare da scudo ad un treno della Wehrmacht. I raid aerei americani mitragliano i vagoni aperti dei prigionieri provocando una strage, Riccardo Goruppi sopravvive.
Viene salvato da un soldato americano che non ha mai potuto ringraziare per avergli salvato la vita.
Senza più identità, senza nome né memoria di sé, ritrova l’umanità nel reparto dell’ospedale dove sono ricoverati i militari tedeschi, rientrati dal fronte: persone mutilate, tronchi umani senza gambe né braccia.
Dopo molti mesi di ospedale in Germania rientra in Italia.
https://www.memoriae1943-45.it

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