1 ottobre 2024

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Duomo di San Michele - Albenga - 28 settembre 2024

Si è svolto magnificamente il Concerto dedicato al Santo Patrono di Albenga
nella fantastica cornice dello storico Duomo di San Michele la cui storia è a dir poco affascinante.

Sin dalle prove acustiche si è percepito l’interesse e l’attesa della cittadinanza - molti conoscitori ed esperti fra il pubblico - per il Concerto che ha ufficialmente aperto le manifestazioni dell’importante ricorrenza cittadina: la gente era assiepata appena fuori il portone principale, aperto per l’occasione ma intercluso all’accesso in cattedrale da alcune transenne fino all’orario ufficiale dell’apertura.

E’ bastato spostarle per constatare il pienone assoluto solo in pochi minuti.

Il Sindaco, Riccardo Tomatis, ben ha fatto ad apprezzare il “grande colpo d’occhio” che l’intera compagine della Schola Cantorum ARS NOVA unita ai professori d’orchestra dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano hanno saputo creare grazie non solo al piacevole abbigliamento ma soprattutto alla professionale partecipazione artistica ormai collaudata e forte delle innumerevoli presenze - anche internazionali - a manifestazioni prestigiose ed ineguagliabili.

Ad aprire il concerto il magico suono del violino Omobono Stradivari “Accademia” del 1730, solista nelle sapienti mani del M° Lorenzo Meraviglia, protagonista del Concerto in la minore di J. S. Bach; scelta non casuale visto che l’autore lo ha composto nel medesimo anno di costruzione del prestigioso violino.
I tre movimenti si sono profilati con estrema scioltezza, nel carattere più convincente e rispettoso del massimo esponente europeo, se non mondiale, dell’arte del contrappunto.

La corale, e i suoi bravi solisti, ha alternato momenti di delicata emissione sonora - talvolta al limite del percettibile - a momenti di impeto e sonorità fragorose evidenziando in modo opportuno i diversi momenti compositivi, senza mai esagerare, rispettosa del testo Sacro.
Una Schubertmesse (D 167 in sol maggiore) davvero avvincente anche per la scelta dei tempi, consoni e sicuramente centrati per la perfetta acustica del Duomo.

A conclusione del Concerto alcune pagine di Wolfgang Amadeus Mozart come il Graduale “Sancta Maria, Mater Dei” e (bis) il celebre Ave Verum Corpus, dove la corale e l’orchestra ben si sono distinte per l’adattabilità del proprio impasto sonoro - fra timbro e vocalità - al mutamento fonico necessario all’interpretazione del salisburghese compositore.

Il M° Mauro Ivano Benaglia, introdotto dalla esaustiva presentazione del Parroco Don Ivo, ha senza ombra di dubbio alcuno, dato prova della grande professionalità artistica e dell'esperienza raggiunta in quarant’anni di carriera. Otto lustri che lo hanno visto protagonista nelle sale da concerto, teatri, basiliche e festival più importanti del mondo. Un Maestro che porta nello spirito e nell’anima che guidano il suo gesto - sempre preciso quanto carismatico - quella capacità e quella preparazione che si ritrova nei - ormai pochissimi - grandi della bacchetta.
Un concerto che brillava oro.
Complimenti.

Uff. Stampa MSE & ACAM

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