Ogni anno cresce l’ansia verso questo ragno…
Fatto sta che tra articoli, servizi e post sui social, spesso si tende ad ingrandire quanto possa essere vero o meno sulla pericolosità di questo aracnide…
Specialmente dopo l’ultimo caso riportato in Puglia di pochi giorni fa…
Ma prima, ricordatevi di seguirmi, per me fa una grande differenza!
Il suo nome scientifico è Loxosceles rufescens, è diffuso su tutto il territorio nazionale ed è endemico.
E’ ritenuto uno dei due ragni italiani più pericolosi, insieme alla Malmignatta, la Latrodectus Tredecimguttatus, della quale ci occuperemo nel prossimo video.
Questo a causa del suo veleno che, a seconda della quantità inoculata, può causare il loxoscelismo.
Per inciso, tutti i ragni inoculano del veleno, serve loro per la predazione, ma delle 1620 specie circa, in Italia solo un paio hanno una certa rilevanza medica.
Rilevanza medica, attenzione, non significa emergenza medica, però!
Ma cosa è questo loxoscelismo?
Prende, ovviamente, il nome dal ragno stesso, perché è l’unico a causare necrosi aracnogenica negli esseri umani e, appunto, può portare ad una necrosi tissutale essendo citotossico a causa , pare, di un enzima – la sfingomielinasi D.
Fortunatamente questo avviene, statisticamente, solo nel 30% circa dei casi, ovvero oltre i due terzi dei morsi risultano “a secco”.
Ma è importante dire che fino ad ora non si hanno casi verificati di decesso dovuti al suo veleno.
Anche i due precedenti – rispettivamente del 2015 e del 2017 - sono stati poi riconosciuti come causati dalle gravi patologie preesistenti dei due pazienti.
E al momento non ci sono dati scientifici che confermino che il morso del ragno violino sia potenzialmente mortale per individui sani.
Il ragno violino non è aggressivo e tende a fuggire ma essendo una specie sinantropica – ovvero abituata a vivere in ambienti prossimi agli esseri umani – è sempre più facile incontrarlo…
Come ogni animale, qualora si sentisse aggredito, tenderebbe a difendersi, da qui il morso!
Questo, nell’immediato, risulta essere indolore ma nell’arco di un paio d’ore potrebbero apparire le prime manifestazioni: a livello locale avremo edema, arrossamento, prurito anche forte che talvolta potrebbe portare a quella necrosi tissutale prima menzionata.
A livello sistemico, normalmente nell’arco delle successive 24/72 ore, può portare a nausea, vomito, febbre anche alta, brividi, dolori muscolari e articolari e in casi più gravi a insufficienza renale, aritmie cardiache e crisi ipertensive…
Ricordiamo anche che tutte le sostanze esogene, ovverosia quelle estranee al nostro corpo possono portare ad una reazione anafilattica però secondo la Associazione Italiana di Aracnologia non abbiamo casi documentati di anafilassi in seguito a morso di un ragno… o, meglio, due ce ne sono stati ma molto blandi e indovinate dove?... si… in Australia!
Cosa possiamo fare in caso di morso di ragno violino:
Lavare con acqua e sapone e disinfettare accuratamente con qualcosa di non troppo aggressivo, ad esempio con ipoclorito di sodio allo 0,05% e non usare prodotti a base di ammonio o acqua ossigenata. Applicare un bendaggio leggermente compressivo senza perdere il polso a valle e monitoriamo l’area interessata. Il ghiaccio in questo caso non sembra sia controindicato ed oltre ad essere un vaso costrittore potrebbe lenire il dolore.
Per chi lo volesse chiedere, no, il veleno non risulta termolabile!
Per quanto riguarda il “cosa non fare” basterebbe dire: tutto quello non menzionato nel “cosa fare” ma desidero sottolineare l’importanza di non incidere e non succhiare! Potrebbe portare ad un’infezione secondaria anche di un certo rilievo, tanto quanto la comprovata possibile veicolazione di batteri anaerobici da parte del ragno stesso, che potrebbero complicare non poco il decorso clinico.
Non esiste un antidoto e la terapia potrebbe includere (sotto stretto controllo medico) degli analgesici come degli antinfiammatori. E’ possibile che vengano prescritti degli antibiotici anche se per quanto riguarda la cura del loxoscelismo la cosa è dibattuta ma, almeno, avremo una copertura per le possibili infezioni secondarie.
Qualora si presentasse una necrosi, questa andrebbe asportata chirurgicamente.
Quindi come facciamo a sapere che sia stato effettivamente un ragno violino?
A meno di non vederlo e riconoscerlo, dovremmo necessariamente attendere gli eventuali sviluppi.
Qualora fosse possibile catturarlo, al di la del suo “segno distintivo”, una macchia a forma di violino sul prosoma (la parte anteriore del corpo), altra caratteristica peculiare è quella di avere “solo” sei ocelli (occhi) invece dei normali otto comuni alla maggior parte dei ragni…
Una visita al Pronto Soccorso? Perché no!?
E come sempre… #bereadystaysafe
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