Le immagini della chiesa Madonna di Trapani
Mussomeli: 5 marzo 2019
Riprese e montaggio di Salvatore Favata
video intervista a Padre Sebastiano Lo Conte
Parroco della chiesa di Santa Maria a Mussomeli
La storia
La Chiesa della Madonna di Trapani sorge a sud della parrocchia San Giovanni, davanti al piazzale dell’Annivina, proprio all’inizio di uno degli ingressi meridionali al centro abitato del paese. La “Madonna di Trapani” è la statua di Maria venerata, almeno dal 1444, proprio nella città di Trapani dove arrivò per circostanze fortuite: la leggenda racconta che la statua era di proprietà di Guerreggio (uno dei celebri cavalieri templari) ed era custodita in una chiesa siriana. Realizzata probabilmente nel 733 a Cipro, fu imbarcata proprio dal suo proprietario in seguito alla vittoria del sultano Saladino sui Crociati che permisero al governante musulmano di occupare molte zone della Terra Santa: Guerreggio, temendo la profanazione della chiesa e della sua statua, pensò bene di portarla con sé, ma in prossimità delle coste sicule due tempeste costrinsero l’equipaggio delle nave ad alleggerirne il peso buttando in mare parte del carico, tra cui la cassa in cui era custodita la scultura. La leggenda narra che, a questo punto, la tempesta si placò improvvisamente e la cassa galleggiò in mare dirigendosi rapidamente verso Trapani. La statua venne, quindi, raccolta dai marinai trapanesi e portata a riva. La sacra immagine di Maria compì subito diversi prodigi (guarigioni di ciechi, paralitici, storpi ecc.), per cui, quando Guerreggio tentò di far valere i suoi diritti sull’opera, i trapanesi minacciarono di distruggere la nave se si fosse ripreso la statua della Madonna. Il cavaliere templare decise di lasciarla momentaneamente a Trapani con l’intenzione, però, di imbarcarla per Pisa alla prima occasione propizia, ma giunta questa occasione, viste le continue proteste dei trapanasi, il Console di Pisa, vivente a Trapani, propose un accordo: porre la statua su un carro trainato da buoi; se questi si fossero mossi verso il centro abitato la sacra immagine sarebbe rimasta a Trapani; viceversa, se si fossero diretti verso il mare sarebbe stata restituita al suo proprietario e, quindi, imbarcata per Pisa. I buoi si diressero senza indugio verso la città e si fermarono solo davanti la chiesina dell’Annunziata custodita dai Carmelitani. Da quel giorno la miracolosa immagine sacra divenne indiscutibilmente la statua della Madonna di Trapani. Come sempre accade, le notizie dei miracoli si propagano velocemente e anche a Mussomeli si diffuse presto la devozione per questa Madonna, tanto che all’inizio del XVIII secolo il sacerdote don Baldassarre Minneci decise di innalzare una chiesa in suo onore. I lavori furono completati nel 1737 come si evince dall’iscrizione sul pavimento di mattoni smaltati al centro del quale è posto lo stemma della famiglia Minneci: un leone rampante che succhia una mammella. Lo stemma dei Minneci è visibile anche sul portone d’ingresso e sui mobili della sagrestia. La chiesa è chiusa al culto e al pubblico ormai da tanti anni per le precarie condizioni in cui versa: nemmeno i recentissimi restauri, che hanno permesso la sistemazione del tetto, hanno portato alla riapertura della stessa chiesa. Realizzata in pietra tufacea, essa ha un impianto longitudinale ed è a navata unica con volta a botte lunettata. L’interno, molto luminoso, è decorato con stucchi di ordine ionico. Sull’altare maggiore era situata la Statua della Madonna di Trapani che oggi è custodita presso l’oratorio della chiesa di San Giovanni. In origine al posto della statua si ammirava una tela settecentesca, raffigurante la stessa Madonna, che oggi è posta a sinistra nel coro.
/ favata.salvatore
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