Milano - O mia bela Madunina

Photo Vittorioinnocente - Ufficio Turismo Comune di Milano - La statua della Madonnina è il fulcro attorno al quale ruota Milano, simbolo di storia e tradizione, dall'alto della guglia maggiore del "suo" Duomo domina in tutto il suo splendore. Con slancio e armonia la scultura in lamina di rame dorato trionfa e si manifesta dai suoi 4,16 metri di altezza. Lo sguardo è rivolto verso l’alto e le movenze conferite alla scultura denotano il suo carattere a spirale, come proiettato verso il cielo e in atto di implorare la benedizione di Dio verso la città. L'opera fu realizzata dallo scultore Giuseppe Perego, dall'intagliatore Giuseppe Antignani e dall'orafo Giuseppe Bini. La statua, avvolta in panni che la proteggevano e la celavano al pubblico, fu posta sulla guglia maggiore, nell'ottobre 1774, senza feste religiose particolari. L'unico accenno ufficiale è un annuncio del 30 dicembre dello stesso anno, fatto da chi presiedeva il Consiglio della Fabbrica del Duomo: "La statua della Madonna posta in cima alla gran guglia merita l’applauso universale". L’evento passò in sordina, non ci fu nessun rito e nemmeno un cenno nei documenti ufficiali della Fabbrica del Duomo, forse per timore della reazione illuminista che contraddistingueva il periodo storico. Tuttavia la collocazione della statua sul vertice della guglia maggiore recava in sé un grande significato perché portava a compimento il ciclo di realizzazioni nel Duomo che celebravano la Vergine Assunta. Come altre parti della cattedrale, con il passare degli anni, anche la statua dovette subire vari interventi conservativi. Negli anni '60 lo scheletro metallico interno della statua si presentava degradato a causa dell'ossidazione che ne aveva compromesso la solidità e fu sostituito il 28 luglio 1967 con una nuova anima in acciaio inossidabile. Oggi lo scheletro originale è custodito presso il Museo del Duomo. Giovanni D’Anzi scrisse la celebre canzone "Madonnina" dedicata proprio alla statua della Vergine che si trova sul Duomo. Curiosa l'origine: fu composta in una notte, nella sua casa di Milano, per contrapporla alle tante canzoni napoletane e romane che negli anni Trenta spopolavano in città. Divenne presto un successo e generazioni di milanesi si sono identificate nelle parole e nelle note di questa composizione. Una curiosità: quando la Madonnina fu issata sulla grande Guglia, il letterato e politico Pietro Verri manifestò il timore che la statua, per l'eccesso di peso, facesse crollare la chiesa e che il metallo del quale era costituita attirasse i fulmini.