Tour de la Tza - 3071 mt - Scialpinismo - Giro ad anello da Chez Chenoux (Bionaz - AO) 4K

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La Valpelline è una valle super selvaggia e impervia della Valle d'Aosta e proprio per questi motivi una delle mie preferite.
Per riprendere lo scialpinismo dopo quasi un mese di stop per la scalata del Kilimanjaro non potevo far scelta migliore di questa magnifica vetta ed itinerario.
Si lascia la macchina alla chiusura invernale della strada regionale per la diga di Place Moulin, in frazione Chez Chenoux di Bionaz. Qui si seguono le indicazioni che a partire dalla strada portano su un irto sentiero boschivo, molto spesso da percorrere sci in spalla.
Il portage fortunatamente non è troppo (circa 250 D+) e nella parte alta del bosco si ravana, ma con gli sci ai piedi :)
Si spunta dunque sugli spendidi ripiani superiori, dove il vallone si apre e regala uno spendido panorama bianco, con alle spalle una superba vista sulla Becca di Luseney.
Si percorre questa prima parte di vallone per poi portarsi a sinistra e traversare sopra delle barre rocciose. Sempre tenendosi a sinistra, per pendii più ripidi, ci si porta sotto l'evidente torrione della vetta (da qui il nome di Tour de la Tza). Si continua a salire costeggiando le pendici a sinistra della torre ed immettendosi in un magnifico anfiteatro roccioso.
A questo punto ci si dirige verso il colle a nord della vetta per pendii ripidi ma piuttosto brevi. Una volta al colletto si percorre la cresta nord che in breve porta fino in punta. La cresta non è difficile, ma è bene prestare attenzione in quanto a tratti è esposta.

Dalla vetta un bellissimo panorama sul vicino Monte Cervo e sulla media valle della lunghissima Valpelline.

Dopo esser ritornati al colle viene tutto il più bello, in quanto la discesa verso il vallone della Sassa è tanto adrenalinica quanto emozionante. I pendii esposti a nord garantiscono infatti molto spesso una bellissima sciata su polvere.
Dopo esser scesi fino agli ultimi alpeggi della Sassa ci si immette nel bosco dove si trova la comoda strada poderale che con tanti tornanti riporta alla regionale per la Diga.
Una volta su asfalto con una mezz'oretta abbondante di pazienza, sci in spalla se in assenza di neve, si ritorna all'auto.

Condizioni della neve trovate: bella farinosa nella parte alta dal colle della Tza fino agli alpeggi della Sassa, già molto bagnata e incollosa nella parte bassa fino alla strada asfaltata, assente sulla regionale per la diga. A salire dura e ben rigelata nel bosco, zoccolo sotto lo sci nella parte alta dove prende subito sole.

Difficoltà alpinistica: F (Facile).
Materiale necessario: materiale da scialpinismo e coltelli utili. Consiglio inoltre picca e ramponi per la breve cresta finale.

Per la traccia della gita cercatemi su Strava o Garmin (Fabio Mochettaz).

Totale gita: circa 14 Km A/R e 1430 metri D+

Buona Visione!

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