Il «partito armato» e gli «anni di piombo» in Italia | Miguel Gotor

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La lezione intende affrontare gli «anni di piombo» esaminandone prima di tutto il significato corrente nell’uso manualistico e soffermandosi, attraverso la nozione di «partito armato», sulla distinzione pratica e teorica intercorrente tra violenza politica e lotta armata e sull’ambiguità del concetto di terrorismo.

Dopo un inquadramento generale della crisi economica, sociale, civile e politica dell’Italia tra il 1969 e il 1973, saranno oggetto di analisi le radici culturali alla base della lotta armata in Italia, riconducibili non soltanto alla tradizione marxista-leninista ma anche a quella di matrice cattolica e azionista. Attraverso l’anno di svolta del 1976 si traccerà un profilo dei principali movimenti fino all’egemonia delle Brigate Rosse all’interno del «partito armato» con il caso Moro e il triennio 1978-1982, la fase dell’apogeo e della crisi del fenomeno, fino alla «ritirata strategica» annunciata dalle BR nel marzo 1982.

La lezione terminerà con un bilancio dei costi politici, civili e sociali di questa tragica esperienza.

Si parlerà di:

I nomi e le cose: «anni di piombo», «violenza politica», «lotta armata» e «terrorismo».
La crisi economica, sociale, civile e politica dell’Italia tra il 1969 e il 1973. Le cause della lotta armata in Italia.
Le radici culturali del fenomeno.
I primi omicidi del biennio 1971-1972 (Floris e Calabresi).
Le origini delle Brigate rosse e le loro prime azioni fino al sequestro di Sossi.
La svolta del 1976. La nascita di Prima linea e i primi omicidi intenzionali (Coco e la sua scorta).
L’operazione Moro.
Apogeo e crisi. I principali omicidi (quantità e qualità degli obiettivi) e le ragioni della sconfitta: pentitismo dissociazione, infiltrazioni, azione della magistratura).
Addio alle armi: un tragico bilancio politico, civile e sociale.

Relatore
Miguel Gotor insegna storia moderna all’Università di Torino. Studia la vita religiosa nell’Italia della Controriforma e gli anni Settanta del Novecento, con una particolare attenzione al delitto Moro e alla strategia della tensione. Collabora con diversi periodici italiani e dal 2013 al 2018 è stato senatore della Repubblica. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo l’edizione critica del testo Il memoriale di Aldo Moro (De Luca, 2019), la raccolta di saggi Io ci sarò ancora. Il delitto Moro e la crisi della Repubblica (PaperFirst, 2019) e il volume L’Italia del Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon (Einaudi, 2019). Per Mondadori Education è autore con Elena Valeri del manuale Passaggi. Dalla città al mondo globale (2018).

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