Business or Consumer Promotion? How to define the best strategy and communicate efficiently in 2024
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La definizione di business to business è un rapporto tra due realtà imprenditoriali tra due aziende mentre, business to consumer significa che un'attività vende all'utilizzatore finale privato.
Però attenzione: deve essere privato. Un utilizzatore come un carrozziere, che compra la vernice, in realtà lui non la rivende, la usa per pitturare le macchine, quindi in questo caso è business to business perché lui poi venderà il proprio lavoro o i propri servizi ad un altro utente.
Se lo stesso carrozziere va a comprare la vernice e poi la usa per verniciare la propria macchina, in questo caso siamo in ambito business to consumer perché il carrozziere diventa un utilizzatore privato, il suo lavoro non viene venduto a nessuno.
Se c'è la fattura nella compravendita è business to business, se c'è lo scontrino è business to consumer .
distinguere B2B da B2C serve perché comportano un approccio diverso a tutta quella che è la produzione dei contenuti a livello marketing e comunicazione ed anche la scelta dei canali - dove andiamo a posizionare i nostri messaggi -
Nell'ambito B2B le persone con cui ci relazioniamo tendenzialmente saranno professionisti, che hanno molto a cuore il valore d'uso e il possibilità di capire realmente se stanno facendo un buon affare, se stanno acquistando un prodotto o servizio che gli serve e quali caratteristiche ha.
Dovremo orientare e strutturare tutta la comunicazione in maniera oggettiva, dovremo creare dei dati, organizzarli magari in tabelle e fare in modo di favorire la possibilità che questi dati vengano confrontati con i dati della concorrenza perché è altamente probabile che, prima di acquistare un prodotto da noi, il nostro cliente faccia delle valutazioni.
Una serie di dati probabilmente determineranno la decisione finale di acquisto come l'affidabilità del fornitore, i tempi di pagamento, le condizioni di fornitura ,..
Se ci rivolgiamo ad un interlocutore business to consumer risentirà dei fattori umani, psicologici, emotivi, di componente irrazionale. Per esempio: un’azienda che dice: “devo comprare dei mattoni e anziché comprare questi mattoni che costano €10, compro gli altri mattoni che costano €150 perché mi piacciono tantissimo “ .. non può succedere, quindi l'azienda sceglie sempre il prodotto che pur rientrando nelle specifiche tecniche, nei requisiti che sono stati prestabiliti abbia un ottimo rapporto qualità-prezzo e abbia anche delle condizioni generali di fornitura adeguate .
Il privato può farlo: pensiamo alla moda.. una camicia costava 10 volte in più rispetto ad un analoga camicia ma questa qui mi piace tanto e quindi io la compro e qui si spalancano degli scenari incredibili perché la mente umana si comporta a volte in modo più razionale a volte in un modo fantasioso e imprevedibile.
Ciò significa che dobbiamo tenere presente una serie di fattori non numerici, non razionali in base ai quali effettivamente il pubblico potrebbe compiere la decisione di acquisto.
Le aziende a volte si basano su riviste di settore a volte su altre aziende che veicolano le informazioni corrette per selezionare i fornitori e i produttori di determinate merci .
Il pubblico guarda i social, le interviste, la televisione e quant'altro .. se noi vogliamo veicolare un determinato messaggio dobbiamo stare attenti sia a quale codice utilizziamo cioè la forma di comunicazione emotiva diretta e sensoriale o la forma più tabulare e razionale.
Dobbiamo anche selezionare a quale canale affidare il nostro messaggio.
bisogna stare attenti perché ad esempio nell'ambito business to consumer potrebbero esserci degli utenti che, con la loro esperienza, con la loro voglia di approfondire in realtà non guardano solo il colore e poi decidono di comprare, ma iniziano a documentarsi e confrontano i prodotti fra loro per cui è normale che anche in ambito consumer ci siano delle liste di caratteristiche di requisiti e la possibilità di confrontare i prodotti fra di loro. I clienti diventano sempre più attenti e furbi e quindi la logica del business to consumer per cui si toccano tasti emotivi per condurre all’acquisto sono sempre più da valutare e analizzare attentamente.
Bisogna valutare i casi specifici, viceversa può anche esserci un'azienda che, a pari merito con un'altra concorrente riesce a creare delle brochure con dei colori più belli, delle foto più accattivanti e a dare un'immagine migliore rispetto ad un'altra, che ha delle brochure più trascurate, stampate con qualità più scadente, avrà dei punti in più da giocarsi quando si tratterà della decisione finale.
Queste due modalità di pensiero B2B e B2C sono importanti per orientare la scelta del tipo di comunicazione e del canale di comunicazione ma non vivono mai totalmente svincolate tra di loro.
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