1866 - La grande truffa italiana

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1866…
storia di una truffa italiana…

L’annessione del Veneto al Regno d’Italia avviene tramite il referendum del 21 e 22 ottobre 1866.
Secondo i libri di storia “tutto si svolse con mirabile ordine e fra universali manifestazioni di gioia”… in realtà, dietro a questo voto, si nasconde una colossale truffa italiana.

Per raccontare di questa truffa, però, è necessario fare prima un passo indietro…

E' il 17 marzo 1861, nasce l’Italia.
Ad unità avvenuta, il Veneto non è sotto il dominio del tricolore.

Passano 5 anni, è l'Aprile del 1866 quando i Savoia si alleano con la Prussia nella guerra contro l’Impero Austriaco per cercare di strappare a questi ultimi il controllo sul Veneto.
L’italia viene sconfitta, per terra e per mare.
A Custoza, dove tra le fila dell’esercito austriaco combattono un gran numero di soldati Veneti... e a Lissa, dove la Marina Veneto-Austriaca affonda le navi corazzate italiane.
La Prussia ha comunque la meglio sull’Austria che è costretta a chiede l’armistizio.
Non essendo però stata sconfitta direttamente dall’Italia, l’Austria cede il Veneto alla Francia, che ha un ruolo di mediazione nelle trattative di pace.
Affida poi il compito alla Francia di consegnare il Veneto all’italia solamente “sotto il consenso delle popolazioni debitamente consultate”…

Questo è un passaggio fondamentale…
Al Popolo Veneto viene riconosciuto il diritto, a livello internazionale, di decidere del proprio futuro attraverso un voto popolare da tenersi il 21 e 22 ottobre.

LA TRUFFA ITALIANA VA IN SCENA...

E’ il 19 ottobre, quando la Francia cede il Veneto nelle mani dei 3 notabili chiamati a rappresentare il popolo Veneto.
Questi 3 notabili sono in realtà 3 persone di fiducia del Regno d’Italia, piazzati lì attraverso intimidazioni e imbrogli compiuti nei confronti dei candidati imparziali e meritevoli. Come ammette nelle sue memorie lo stesso Gen. Revel, commissario italiano incaricato della gestione del referendum.
Di fatto, due giorni prima del voto, il Veneto è già in mano ai Savoia e la bandiera italiana viene issata in piazza San Marco.

21 e 22 ottobre 1866…

Il voto al referendum non è segreto, ci sono due urne e due schede diverse per il SI e per il NO...
I votanti sono schedati con nome e cognome su due registri diversi in base al loro voto…
il tutto è svolto sotto occupazione militare italiana…

Grazie a questi metodi, il risultato finale è a dir poco ridicolo:
votanti 642.100
voti per il SI, 641.758
voti per il NO, 69
voti nulli 273

Secondo loro, in tutto il Veneto, solo 69 persone hanno votato NO…

Con brogli, intimidazioni e angherie, il Veneto entrò a far parte dell’Italia.
Fu un’annessione legittima?

A voi la sentenza...

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