Cilentano.it andiamo a Montesano sulla Marcellana - Filippo Gagliardi

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Filippo GAGLIARDI. Imprenditore e benefattore. Don Felipe, famoso magnate italo-venezuelano, nacque a Montesano nel 1912, primo di dieci figli, da una famiglia di modestissime origini (il padre era mugnaio e la madre casalinga). Nel 1927 emigrò in Venezuela in cerca di fortuna, recandosi a Caracas presso un parente imprenditore, ma presto ebbe dissidi con lui e rientrò in Italia a Montesano. Qui però resistette per breve tempo e ripartì ancora una volta per Caracas, ove riuscì - grazie alle sue capacità - a costruirsi un ingente patrimonio: entrato nel settore delle costruzioni, cominciò a guadagnare, si mise in proprio e in pochi anni divenne uno degli uomini più ricchi del paese. A questo punto si circondò di una corte imponente, per lo più di conterranei suoi parenti ed amici. Dal giugno all’ottobre del 1954 rientrò a Montesano, elargendo in tale occasione notevoli somme ai bisognosi, mutui a ben 55 comuni della provincia e 105 case per i poveri del suo paese, facendo altresì eseguire importanti edifici pubblici (la caserma dei carabinieri, la chiesa di S. Anna in stile neogotico, l’acquedotto comunale), tutto a sue spese. Dimostrava così che le ricchezze possedute erano a disposizione di tutti: non solo della sua famiglia (nove tra fratelli e sorelle oltre ai nipoti e al padre), ma di quanti ne avessero bisogno, anche all’infuori di Montesano (tra tutte, ricordiamo la donazione di 25 milioni di lire per gli alluvionati del Polesine nel 1953 o quella di 100.000 $ per quelli di Salerno nel ’54). Tornato in America, cominciò ad attuare nuovi progetti ancor più grandiosi dei precedenti, a Caracas e in tutto il Venezuela. Gli anni d’oro del Gagliardi sono questi: tra il ‘54 e il ’58. Purtroppo tutto si arrestò improvvisamente, alla caduta del dittatore venezuelano Marcos Pérez Jiménez, suo protettore ed amico, rovesciato a furore di popolo. Gagliardi fu costretto ai primi del ’58 a fuggire a causa della rivoluzione locale, trattenendosi in Italia fino al luglio del ‘67. Tornato nuovamente in Venezuela, trovò tutto mutato e non riuscì a riprodurre la situazione precedente. Ebbe le chiavi della città di Filadelfia e fu insignito della Stella d’Italia al valore civile. Morì giovane nel 1967 ed é stato seppellito nella cappella di famiglia a Montesano sulla Marcellana. A 40 anni dalla morte, nel 2008 è stato istituito il premio “Filippo Gagliardi”, giunto ormai alla sua seconda edizione e che sta riscuotendo interesse e successo crescenti. (F. De Martino, La Repubblica dei Gigli Bianchi, Tullio Pironti Ed. 1995).

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