MILO (Ct), 02 settembre 2024 – Oltre 600 winelovers alle degustazioni infrasettimanali (alcune sold out con oltre 80 iscritti), 50 relatori, 200 etichette esplorate da sommelier e assaggiatori cui si aggiungono le migliaia di visitatori che, nel primo weekend di ViniMilo 2024, hanno gremito la piazza Belvedere con gli stand gastronomici, l’Enoteca all’aperto e la terrazza del Municipio con l’angolo dedicato ai vini di Milo.
Sono i numeri eccezionali della prima settimana di eventi di ViniMilo, 44/a edizione della manifestazione organizzata dal Comune e dalla Proloco di Milo e che, crescendo, ha cambiato identità e “missione”: quella di comunicare e far incontrare sull’Etna il mondo del vino italiano e internazionale. Sabato, ospite del sindaco Alfio Cosentino, in visita il neo assessore regionale all’agricoltura, Salvatore Barbagallo. “Un appuntamento tradizionale – ha commentato l’assessore Barbagallo - che rappresenta per tutti gli espositori, per tutte le cantine, un'occasione straordinaria per far conoscere i magnifici prodotti dell'Etna”. Interrogato sui problemi legati alla siccità, l’assessore ha risposto: “Purtroppo quando si manifesta una siccità è difficile in Agricoltura intervenire perché i volumi idrici in gioco sono veramente rilevanti. Tuttavia abbiamo dato un sostegno agli apicoltori in questa zona e stiamo dando dei finanziamenti agli agricoltori che non hanno potuto seminare, quindi per i seminativi. Abbiamo poi stanziato dei fondi per la realizzazione di laghetti aziendali e di pozzi per intervenire prontamente. E nell'arco di qualche mese metteremo a bando cento milioni di euro a favore delle aziende agricole per poter intervenire sempre con laghetti aziendali”.
Un “format”, quello di ViniMilo che ha conquistato anche il Master of Wine Pietro Russo, ospite di spicco della prima settimana, che nel corso di un intervento ha detto: “Quello che vedo a Milo è un eccezionale esempio di coesione territoriale che non esiste altrove in Sicilia. Trovo che possa candidarsi come “Città del Vino”, al pari di tante altre belle realtà in altre parti d’Italia”.
Straordinaria occasione di confronto, venerdì scorso, quella fra produttori e attori istituzionali - Regione, Irvo, Università, Consorzi, associazioni di produttori e gli esperti di G.R.A.S.P.O. (Gruppo di Ricerca Ampelografica per la Salvaguardia e la Preservazione dell’Originalità e biodiversità viticola) – per un aggiornamento sulle sperimentazioni e le microvinificazioni sui cosiddetti “vitigni reliquia”. Un progetto, sostenuto da Graspo in tutta Italia e supportato sull’Etna dal produttore Edoardo Ventimiglia (Cantina Sassotondo), che coinvolge l’Università di Catania, con la prof. Elisabetta Nicolosi impegnata nella selezione di questi vitigni dapprima allevati nei campi sperimentali dell’ateneo e poi “adottati” da produttori dell’Etna per reintrodurle nel microclima e territorio ideali. Salvatore Sparla (IRVO) ha svelato come siano i Nebrodi il territorio siciliano con il maggior numero di varietà antiche. Ceppi rari, sopravvissuti in piccole porzioni di vigneti antichi e che, come ha sottolineato Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc, rappresentano “un patrimonio della biodiversità, un giacimento genetico cui attingere per trovare soluzioni ai cambiamenti climatici o alle patologie”.
Tra gli eventi collaterali della prima settimana, la premiazione dell’etichetta più bella con la prima edizione del concorso “ViniMilo Design International Competition-Giovanni Casella” dedicato al fondatore della manifestazione. Primo posto a “Etna Bianco Doc Superiore” di Barone di Villagrande; secondo “Ciuri di strata” di Al-Cantára; Terzo “Cuore di Marchesa” di Maria Papa. Ai vincitori una targa in bronzo, oro, argento e bronzo del maestro Placido Calí, autore della scultura dedicata a Dalla e Battiato. La giuria di esperti era composta da Gianni Latino (grafic Designer”, Santo Pappalardo, Alfredo Guglielmino (artista), Rosario Faraci (docente universitario) e Giuseppe Lazzaro Danzuso (giornalista). Il concorso, organizzato dalla Proloco presieduta da Alfredo Cavallaro, è stato coordinato da Paolo Sessa (segretario del premio).
ViniMilo è organizzata dal Comune di Milo e dalla Proloco, con il sostegno dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, guidato dal neo assessore Salvatore Barbagallo (presente il pomeriggio di sabato 31 agosto), dell’Assessorato al Turismo e Spettacolo e con la collaborazione dell’IRVO (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio). L’edizione 2024 si inquadra fra le iniziative che vedranno la Sicilia “Regione europea della gastronomia 2025”, prima in Italia a ricevere il prestigioso riconoscimento dell’Igcat (International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism). Partner dell’edizione 2024 sono le aziende: Barone di Villagrande, Benanti, Iuppa, Maugeri, Tenute di Nuna e Trovato 1929. Il programma è consultabile sul sito www.vinimilo.it
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