La Garganega di Soave, l'Uva più fotografata d'Italia!

Da vent'anni a Soave, patria dell'omonimo vino bianco, alla vigilia della vendemmia c'è un rito che ormai è entrato nel novero degli appuntamenti classici del Borgo dei Borghi.
A Porta Verona, l'ingresso principale a sud del paese, i volontari dell'associazione Amici delle antiche torri appendono i grappoli di uva garganega all'interno della torre della porta, riproponendo, di fatto, l'antica tecnica di appassimento che fino a qualche decennio fa avveniva nei granai delle case di campagna, dove l'uva veniva appesa o stesa sui graticci e lasciata a riposo per circa tre mesi. Dopo di chè veniva pigiata in attesa che il mosto diventasse recioto.

Oggi, ovviamente, non si fa più così e queste tecniche primordiali sono state sostituite dalle più pratiche cassette. Ma la memoria è un bene prezioso, perché delinea le origini di una cultura e gli Amici delle torri antiche hanno pensato a questo espediente molto scenografico per celebrare non solo il ricordo della maestria degli avi, ma anche la bellezza del borgo.

La settimana prima della festa dell'uva, altro appuntamento classico, appendono qualcosa come 1500 e più grappoli, che poi, una volta concluso l'appassimento da lì a tre mesi, verranno pigiati. Dai circa 10 quintali di uva appesa, si ricaveranno circa 200 litri di recioto, ovvero 400 bottiglie da mezzo litro che poi verranno distribuite ai volontari delle 70 associazioni del paese.

Insomma, una rievocazione che è anche una favolosa operazione di marketing territoriale e sociale, che quando attraversi Porta Verona ti fa stare col naso all'insù nell'attesa della festa e dell'assaggio di quel nettare prezioso che caratterizza questo territorio sin dall'epoca romana.

Scarica l'app di Ti Porto Io:
Android https://goo.gl/m5o99t
iOS https://goo.gl/gzZl9s

Seguimi sui miei profili social!
Facebook   / stevecantiero  
Instagram   / stevecantiero