VALENTINA STELLA "INDIFFERENTEMENTE" nel film "Il Principe abusivo" di Alessandro Siani

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VALENTINA STELLA
in
INDIFFERENTEMENTE
(Salvatore Mazzocco - Umberto Martucci)
   • VALENTINA STELLA  "INDIFFERENTEMENTE"...  

Arrangiamento musicale
ANTONIO ANNONA

ANNONA PRODUCTION

Si Ringraziano:
SARA PAGNOTTA
GIOVANNI SCOGNAMIGLIO
PAN Palazzo delle Arti Napoli

VIDEO: BRUNO AYMONE
MONTAGGIO: FATIMA ESTRELLA
OTTIMIZZAZIONE: LUCREZIA VERBENA
POSTPRODUZIONE: BAYPRESSAGENCY
REGIA: BRUNO AYMONE

COMUNICATO STAMPA

"La bruna voce di Valentina Stella"
interpreta

INDIFFERENTEMENTE
(Salvatore Mazzocco - Umberto Martucci)

(arr. Antonio Annona)
(Annona Production)


Il brano, magistralmente interpretato da VALENTINA STELLA nel film "Il Principe abusivo" di Alessandro Siani, voluto fortemente dallo stesso per commentare alcuni momenti salienti del film da lui ideato e diretto. Si rinnova dopo due anni un sodalizio musicale-cinematografico che ha visto Valentina Stella protagonista con il brano "Passione Eterna" nel film campione di incassi "Benvenuti al Sud".
Istrionica, attrice di innato talento, interprete del bel canto di Napoli, Valentina Stella è stata una delle interpreti principali di Novecento Napoletano, con Marisa Laurito, con tournée in tutto il mondo, di Lacrime Napulitane, di Festa di Montevergine di Viviani e, infine, di nuovo con Marisa Laurito, di Napoli Secolo d'oro.
Ha inciso molti brani di chiara impostazione classica della canzone napoletana. Ha avuto alcune apparizioni cinematografiche fra cui Viaggio con Anita (1979), con Giancarlo Giannini e Goldie Hawne e C'era una volta un re, con Paola Borboni.
Nel 1993 ha collaborato con Il Giardino dei Semplici, cantando in due brani del loro disco Otto Quarantotto e Ventisette.
Ha partecipato al film Benvenuti al Sud (2010) cantando la canzone Passione Eterna. Dal 2010 al 2012 è stata interprete con Carlo Buccirosso nei lavori teatrali: "Il Miracolo di Don Ciccillo" e "Napoletani a Broadway".

Il Principe Abusivo è un film di Alessandro Siani, in uscita il 14 Febbraio, che segnerà l'esordio alla regia di Siani, anche nei panni del protagonista. Del cast fanno parte, oltre a Siani, Sarah Felberbau,Christian De Sica, Serena Autieri, Marco Messeri, Nello Ioro e Salvatore Misticone.


Il film racconta i tentativi di una principessa (interpretata da Sarah Felberbaum) di farsi apprezzare dalla gente comune. Per riuscirvi, su consiglio del Ciambellano (interpretato da Christian De Sica), intreccerà una storia d'amore con un popolano (Alessandro Siani).
Le riprese del film, iniziate il 3 Luglio 2012, sono durate 9 settimane e hanno toccato Merano Roma e Napoli
Il trailer del film è stato diffuso online il 9 Gennaio 2013.



Qualcosa in più su Indifferentemente.


Presentata per la prima volta il 18 ottobre del 1963 al Festival di Napoli, la canzone fu interpretata da Mario Trevi e Mario Abbate, i quali, grazie al brano, si posizionarono al secondo posto in classifica.

In più di quarant'anni, la canzone è stata cantata da grandi nomi della Canzone napoletana, italiana e straniera. Nel 1996 Mina ne ha offerto un'eccellente interpretazione all'interno del suo album Napoli; anche Fred Bongusto l'aveva incisa nel 1976.Sergio Bruni e Toni Astarita, al Fesival di Napoli; e nomi della nuova generazione come Gigi Finizio, Sal Da Vinci, Enzo Gragnaniello, Nino D'Angelo, Lina Sastri, Francesco Merola. Il maestro Gianni Atterraneo ne incide una versione strumentale; Amii Stewart ne incide una versione in napoletano ed una in inglese, tradotta anche in altre lingue: in spagnolo cantata da Gio di Sarno ed in tunisino, da M'Barka Ben Taleb; dai Katango, cantata da Maria Berasarte; Viene incisa da Gabriella Pascale, ex cantante del gruppo musicale Walhalla; in chiave ironica, come la versione incisa da Bibì (Biagio Izzo) e Cocò, nel 1993.

Indifferentemente è una canzone che parla della fine di una storia d'amore. Una coppia, tenendosi per mano, si ritrova a guardare tramontare la Luna. Quel gesto risulta essere «l'ultima scena» di un amore giunto alla fine, quando ormai non ci si ha più niente da dire. L'uomo ormai, rendendosi conto che non« è più niente per lei» («tanto 'o ssaccio che só': pe' te nun só' cchiù niente!...»), si aspetta che la compagnia gli confermi che il loro amore è finito. L'uomo n'è talmente consapevole che, se la donna lo «uccidesse» (in questo caso il termine risulta essere una metafora. La morte è intesa come la fine della storia d'amore), lui non opporrebbe resistenza («ca, indifferentemente, si tu mm'accide nun te dico niente»). Le chiede di dargli questo «veleno» senza aspettare altro tempo («E damme stu veleno, nun aspettá dimane...»), e indifferentemente la perderà («...e indifferentemente io perdo a te!...»).

Claudio Niola

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