Riprende al museo Madre la rassegna di incontri Costruire comunità, a cura di Monica Coretti. I protagonisti di questa edizione sono Davide Quadrio, direttore del MAO, Museo d’Arte Orientale di Torino e di Arthub Shanghai-Hong Kong, gli artisti Luca Bertolo e Chiara Camoni e il coreografo Alessandro Sciarroni.
Uno dei temi portanti della rassegna è la forte sensibilità al tema del genere. Si vuole infatti dare voce a chi offre un modello diverso da quello verticale, patriarcale, e che possa mostrare, attraverso l’arte, che la circolarità, l’inclusività, la sensibilità emotiva e la condivisione sono valori fondamentali per costruire basi sempre più solide per la nuova comunità che sta faticosamente prendendo forma nel dopo covid.
Quinto appuntamento giovedì 23 maggio 2024, “Prediligere la lontananza, abituare gli occhi all’oscurità”, con Luca Bertolo e Chiara Camoni, pittore e scultrice, coppia nella vita.
Luca Bertolo, artista milanese, dopo gli studi di matematica e il suo impegno politico si dedica all’arte. Ha vissuto a Londra, a Berlino, a Vienna. Ha scelto come proprio strumento espressivo la pittura, “che conserva una dimensione artigianale”, per esprimere parti di sé che eccedono le parole. Tuttavia la sua ricerca non rinuncia alla scrittura, pubblica infatti negli anni numerosi testi sull’arte e sugli artisti. Bertolo ha recentemente tradotto e scritto una postfazione al libro di James Elkins, Lo strano posto della religione nell'arte contemporanea (Johan & Levi, 2022). La sua fiducia nella funzione formativa dell’arte, la sua capacitàdi ascolto e di rispetto degli altri, fanno di lui un professore molto amato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. In questo momento sta preparando un’importante retrospettiva al CEAAC di Strasburgo.
Chiara Camoni, scultrice piacentina, dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera collabora per alcuni anni con l’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli e, da artista, lavorerà accanto ad agronomi, biologi, botanici, erboristi. A Napoli è stata anche invitata a tenere cicli di conferenze sul rapporto tra arte antica e magia presso la sezione
didattica del Museo Archeologico Nazionale. La pratica interdisciplinare nelle forme e nei mezzi artistici il confronto con altre discipline del sapere, l’amore per le piante e gli animali, la peculiarità del disegno, la passione per l’archeologia saranno e sono la cifra dell’espressione artistica della Camoni che è capace di leggere il presente attraverso il passato interpetrando il linguaggio della natura in maniera delicata e poetica. Le sue opere fanno pensare all’onirico, alla magia, al mistero, all’infanzia: i piani di lettura si moltiplicano, lasciando spazio allo spettatore. È attualmente in corso all’Hangar Bicocca di Milano una sua retrospettiva il cui titolo potrebbe essere una filastrocca: Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse. Chiara Camoni lavora spesso in casa insieme alle persone che le sono più vicine, in gruppi estemporanei che poi compaiono nelle sue opere con il nome Centro di Sperimentazione.
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