Renault CLIO RESTYLING 2024 | PROVA STRUMENTALE - PRO e CONTRO

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- Fiamm

La Clio di V generazione aveva un problema: piaceva troppo al pubblico femminile e troppo poco a quello maschile. A porre rimedio ci ha pensato il restyling di metà carriera che ha stravolto il frontale, rendendolo più aggressivo e tagliente. Un carattere ben diverso quindi rispetto all'impostazione originale, che emerge in maniera ancora più marcata se si sceglie il nuovo e sfizioso allestimento Esprit Alpine, che profuma - almeno un po' - di A110. Si tratta solo di una fragranza, sia chiaro, perché al di là dell'estetica la Clio, anche nella versione E-Tech full hybrid da 143 CV, rimane un'auto frizzante e piacevole da guidare, ma di sicuro non pienamente sportiva. Insomma la mancanza della versione RS, tanto apprezzata anche in Italia, si fa comunque sentire.

In generale il curioso ibrido francese sorprende, oltre che per le prestazioni mediamente più interessanti rispetto alle concorrenti ibride, anche per un livello di efficienza ragguardevole, che permette alla compatta della Losanga di rimanere sempre sopra a una incoraggiante media di 20 km/l, con punte vicine ai 30 km/l se si guida in città. Il suo tallone d'Achille rimane l'abitabilità: lo spazio per i passeggeri posteriori e, soprattutto, per i bagagli è piuttosto limitato in relazione alle competitor. Non convince del tutto poi il comportamento del cambio robotizzato a quattro marce che, durante i passaggi di marcia e nel dialogo con i motori elettrici, manifesta più di qualche incertezza. Ben fatti gli interni, così come il sistema multimediale che si conferma un punto di riferimento assoluto tra le compatte.
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