Nel cuore dell’anomalia Sud Atlantica

Estesa sopra il Sudamerica e l’Atlantico meridionale, la cosiddetta Anomalia Sud Atlantica è una zona in espansione in cui il campo magnetico terrestre risulta più debole.
Le ultime misurazioni effettuate fanno ritenere che l’anomalia si stia dividendo in due distinte zone e gli scienziati sono molto interessati alla sua evoluzione per comprendere meglio il complesso meccanismo alla base del magnetismo terrestre.
Attorno ai tremila chilometri sotto la superficie, i processi dinamici che avvengono nel nucleo di ferro liquido della Terra generano in continuazione correnti elettriche, che costituiscono la maggior parte del campo magnetico del nostro pianeta.
Ma a differenza di un tipico magnete a barra, con due poli ben distinti, il magnetismo terrestre non si presenta così ordinato e uniforme. Ad esempio, in profondità sotto l’anomalia, al confine tra nucleo e mantello si registrano variazioni magnetiche più intense che in altre zone.
Questo collegamento, secondo gli scienziati, è un chiaro segnale che l’anomalia registrata nella magnetosfera terrestre poggia le sue origini nel cuore profondo della Terra.
Comprendere l’evoluzione della dinamo interna è dunque importante per prevedere gli effetti sul campo magnetico terrestre, il quale gioca un ruolo di enorme importanza nel plasmare l’ambiente attorno al nostro pianeta.
A parte gli effetti più visibili, il campo magnetico terrestre agisce infatti da scudo invisibile contro le pericolose particelle di vento solare, respingendone la maggior parte.
Quelle che riescono comunque a penetrare la bolla protettiva vengono intrappolate in larghe ciambelle di particelle energetiche, chiamate fasce di Van Allen, tenute in posizione dal campo magnetico terrestre.
La fascia di particelle più interna si avvicina fino a circa 650 chilometri dalla superficie terrestre sull’equatore, tenendo le radiazioni a distanza di sicurezza dalla Terra e dai satelliti.
A causa dello scostamento tra l’asse di rotazione terrestre e quello magnetico e a causa dell’indebolimento del campo magnetico nell’Anomalia Sud Atlantica, qualche particella riesce a sfuggire dalla fasce di Van Allen e avvicinarsi alla Terra.
Un’extra dose di radiazioni che le agenzie spaziali di tutto il mondo devono tenere in conto quando i satelliti operanti nell’orbita bassa, come il telescopio spaziale Hubble, passano attraverso l’anomalia.
Oltre all’interesse scientifico in sé, l’Anomalia Sud Atlantica risulta dunque un ottimo banco di prova per la gestione dei satelliti e degli astronauti nelle dure condizioni dello spazio esterno, dove non c’è un campo magnetico a fare da scudo.

Servizio di Stefano Parisini
Crediti video: NASA GSFC, ESA, DTU Space
Musica: SHAPE OF MY HEART (STING) – LUCA STRICAGNOLI
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