Con questa lavorazione si attua il primo passaggio per l'esecuzione del metodo dello strip till, metodica innovativa che consente di lavorare la porzione di terreno nella quale viene deposto il seme. In questo caso è attuata per la successiva semina del mais: una porzione di circa 15 cm viene lavorata da un disco d’apertura, da un caccia-detriti a stella, da un dente fine, da dischi ondulati e da una ruota di rincalco. Questi elementi compongono il Kuhn Striger R, in questo caso composto da 8 di queste sequenze per lavorare le 8 file a 70 cm di distanza. L'attrezzo si ripiega idraulicamente per rientrare nei 3 m di trasporto. Per meglio assorbire le deformità del terreno e facilitare il passaggio in condizioni sassose, tutti gli elementi del modulo sono montati su sicurezza non stop, indipendentemente gli uni dagli altri. Il dente dispone anche di una sicurezza NSH (idraulica) a pressione regolabile. Con il mais la superficie lavorata si riduce dell’80% circa, la lavorazione del suolo staccata dalla semina consente finestre temporali molto più ampie, per una maggiore flessibilità nel lavoro. È dotato di un impianto di distribuzione del concime Vogelsang che permette di interrare in un solo passaggio reflui zootecnici liquidi oppure concime granulare. È disponibile difatti, la possibilità di avere un dosatore per interrare la corretta quantità di concime.
L'attrezzo è installato posteriormente a un Fendt 939 Vario S4 in allestimento ProfiPlus, monta motore Deutz a sei cilindri in linea da 7.750 cc, in grado di erogare una potenza nominale di 390 cv, che salgono a 396 con la potenza massima. La casa tedesca adotta, per garantire la conformità alla nuova norma Tier 4 Final sulle emissioni, il post-trattamento dei gas di scarico: combinazione di tecnologia SCR, filtro antiparticolato passivo e riciclo dei gas di scarico AGRex. La trasmissione a variazione continua Vario, è oggi montata su tutti i trattori Fendt, e su questa serie, il cambio è l'ML260: due gamme di rapporti per una velocità, in marcia avanti, da 0,02 a 35 km/h con la prima gamma, e da 0,02 a 60 con la seconda; mentre in retromarcia rispettivamente da 0,02 a 25 km/h e da 0,02 a 35 km/h. Il sollevatore posteriore ha una capacità di 118 q.li, mentre quello anteriore di 55,8. Il peso a vuoto è 10.850 kg, che lo fa il mezzo più leggero della categoria, in un certo senso, un vantaggio perché consente di partire da un peso relativamente basso fino a poter arrivare, con zavorramenti adeguati, ad un peso più elevato per il traino. Un ottima concezione di casa Fendt: avere potenza con un trattore leggero per condizioni più difficili e appesantirlo, se necessario, per lavori pesanti. Le dimensioni sono: lunghezza 5.655 mm, larghezza totale 2.550 mm, altezza totale con cabina standar/con VarioGuide 3.322/3.353 mm, passo 3050 mm, luce libera da terra con 710/75 R42 (variabile a seconda degli pneumatici) 575 mm. Il raggio di svolta minimo, a seconda degli pneumatici, è di 6,85 m. Esegue un'aratura entrosolco con un esavomere portato reversibile Lemken Juwel 8, con larghezza regolabile idrulicamente. La profondità di lavoro si aggira intorno ai 30 cm (che corrisponde alla profondità massima raggiungibile dal dente) mentre la velocità di lavoro in questo terreno compatto è i 9-10 km/h al regime di 1.350 g/min. Sull'appezzamento era stato precedentemente trinciato del triticale, quindi il mais seminato è in secondo raccolto.
Macchine: RICCARDI di Broni (PV).
Data: 1 - 06 - 2015.
Località: Mezzo Nuovo, frazione di Isola Sant'Antonio (AL).
Ringrazio sentitamente e saluto Giuseppe, driver alla guida del Fendt, e colgo l'occasione anche per ringraziare il proprietario delle macchine Sebastiano Riccardi.
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