Madonna di Campiglio - I Cinque Laghi

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Quest’oggi è il turno di una delle passeggiate più amate dai frequentatori della Val Rendena e in particolare della sua perla, Madonna di Campiglio.
Sto parlando dei “Cinque Laghi”, escursione sulle montagne del gruppo “Adamello-Presanella” che offre esperienze molto diverse, a seconda di dove si parta e di quale verso di percorrenza si scelga.
Le due versioni più gettonate sono:
1) Percorso in senso orario, con partenza dall’arrivo della telecabina dei Cinque Laghi, prima tappa al lago Ritorto, poi di seguito Lago Lambin, Laghi Serodoli e Gelato e infine Lago Nambino, con discesa in paese passando dalla piana del Nambino;
2) Percorso in senso antiorario, che parte dal villaggio Patascoss, da cui si raggiunge il Lago Nambino e, in sequenza, i Laghi Serodoli e Gelato, il Lago Lambin, il Lago Ritorto, la Malga Ritorto, per tornare al punto di partenza tramite una comoda strada asfaltata.
Io sono particolarmente affezionato alla prima versione, che ho scelto anche stavolta, seppur con alcune varianti.
Sono partito a piedi dal paese, evitando la telecabina, che pure abbatte notevolmente il dislivello. Ho imboccato il sentiero SAT 277 all’altezza della Pizzeria il Pappagallo, in via Adamello, salendo sino alla Malga Ritorto. Questo primo tratto di sentiero è bellissimo, perché attraversa una zona ricchissima di torrentelli, che rendono l’atmosfera magica; inoltre, come detto nel video, è anche estremamente abbordabile, quindi può funzionare da solo come breve passeggiata alla portata di tutti.
A Malga Ritorto, dopo aver ammirato il rinomato panorama sul Brenta, mi sono staccato dal sentiero SAT 277 ed ho seguito la variante che porta al Lago Ritorto inerpicandosi lungo il corso del torrente Colarin.
Il Lago Ritorto è stato raggiunto abbastanza agevolmente, ma dalla partenza da Madonna di Campiglio sono passate quasi tre ore. Il Lago mi ha accolto con tutta la sua maestosità, essendo lo specchio d’acqua più esteso di tutta la zona di Campiglio (forse addirittura di tutta la Val Rendena) dopo il Lago delle Malghette.
Imboccando il sentiero SAT 232 sono quindi salito al Lago Lambin, non prima di una deviazione nostalgica che mi ha portato in una valletta laterale, a sud del lago stesso, dove mi recavo da bambino nella speranza di vedere i camosci, frequentatori della zona. Ovviamente oggi di camosci neanche l’ombra, ma la valletta è sempre bella.
Mi sono lasciato rapidamente alle spalle il Lago Lambin, il più anonimo dei cinque, per proseguire verso il duo “Lago Serodoli – Lago Gelato”. Qui la vista spazia sul versante del Brenta e sulle valli circostanti senza soluzione di continuità.
Dopo una deviazione lungo il sentiero SAT 217 fino a passo Nambrone, che ho fatto nella speranza di poter ammirare alla distanza il semi-irraggiungibile lago Nambrone (mi è andata male, oltre il pasto c’è un’ulteriore cresta che impedisce la vista del lago), ho percorso in direzione opposta il suddetto sentiero per raggiungere il quinto lago, incontrando lungo i miei passi il Lago Nero, uno specchio d’acqua a forma di omino stilizzato che, pur avendo un nome proprio ed una grandezza accettabile, non è stato conteggiato nel novero dei laghi a cui è dedicata l’escursione.
Ho infine raggiunto il Lago Nambino, che è appunto il quinto lago, l’unico dotato di rifugio. Il Lago Nambino è una attrazione stand alone a Madonna di Campiglio, meta di moltissimi turisti, che possono raggiungerlo attraverso diversi sentieri.
Il video è terminato lì, ma la mia escursione è proseguita lungo il sentiero del Balin, che mi ha portato prima al Passo Campo Carlo Magno e poi giù in paese.

Musiche:
Track: Piano Logo Intro (   • Видео  )
Track: Brano di Z8phyR - Floating in Summer da Pixabay
Track: Brano di NaturesEye – Happy Travels da Pixabay
Track: Brano di Alex Grohl - Stomping Rock (Four Shots) da Pixabay

Riprese eseguite con:
Sony A7III + Sony 24-105 mm f/4.0 - Samsung Galaxy S21

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