L'ORGANO per tutti - L.Bottazzo. nr.6 / The Organ for All:Nr.6

L.BOTTAZZO Preludio cantabile op.220 nr. 2(Offertorio nr. 2 )
In Mi B. M. (tutti gli organi sono g.c.)

00:00:00 -MASSIGNANO-durata: 3'47" (Organo del 1732)
00:07:50 -F.ZANIN-durata: 3'3" -Organo del 1960 Duomo Jesi
00:06:09 -A.VERATI-durata 4'1" -Adriano Verati di Bo del 1857
(Passatempo di Osimo)
00:10:54 -M.RUGHINI-durata:2'47" -Mariano Rughini di Castelfidardo (An)
Organo a Gallignano (An) del 1859 Chiesa S.Nicola di Bari
00:14:55 - M.Rughini - 4'1" c.s.


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Alla scoperta dei “ trucchi” nella musica.
Certo che la parola trucchi può sembrare impropria tuttavia prendiamola con circospezione ma di un trucco positivo si tratta.
La musica scritta viene eseguita ad una velocità che è determinata non tanto da quello che è scritto in partitura con le parole, quanto dalle note sonore che ne derivano e queste producono un combinato di suoni che eseguiti ad una velocità danno una conclusione diversa, e molto, se eseguiti ad altra velocità. Ma pur sempre tutti legittimi perché la prova è data dal valore intrinseco musicale o meno (potrebbe apparire ridicolo, oppure insopportabile, o tragico pur non avendone la genesi di tale risultato. ecc.ecc. )
La prova ultima della validità del tempo realizzato è sempre e solo la gradevolezza del brano sia pure in contesti che lo qualificano ora MAESTOSO EROICO (Zanin) durata 3’3”
Cantabile (come scritto nella musica) Massignano (3’47”)
Adagio -Verati (4’1”) - Allegretto (Rughini 2’47”)
Moderato cantabile (Rughini 4’).

Se avrete la pazienza (lodevole) di sentirli tutti apprenderete un’altra norma della FENOMENOLGIA DELLA MUSICA (di memoria Celibidachiana) che il possesso interiore di una musica si percepisce dopo averla ascoltata più volte ( il trucco, questo si poco onorevole, della musica leggera che in una canzone ripete il tema conduttore tante volte si da renderlo comprensibile e memorizzabile da affermare “mi piace- è bella” è, grazie alla ripetitività sopra tutto. E solo dopo mesi dal Festival di S.Remo, il pubblico inizia a “godere” della canzone che inizialmente lascia sempre perplessi o quasi ,appunto perché sentita pochissime volte.
L’esecutore studiandola più volte o tantissime volte non ha problemi ad apprezzarla ma il “profano” sentendola una sola volta, non ha gli strumenti culturali di percepirla subito e bene.
Azzardo un confronto su questo, invitandovi a dare una votazione ( da 1 a 10) a quale versione vi è più piaciuta maggiormente e che definizione dareste a tale versione.
Per ultimo, non abituatevi a prendere per VANGELO la indicazione di tempo data dal compositore non sempre veritiera a causa delle arbitrarie modifiche che nello stampare la musica il successivo “revisore” apporta ed ha apportato con troppa facilità (tanto chi può vedere l’originale scritto di pugno del compositore) ? anche qui come vedete la TRASPARENZA è mancata ed ora ne sopportiamo i risultati che ha messo in crisi la intera FILOLOGIA MUSICALE.
Il senso musicale dell’ascolto del brano (ossia la sua musicalità) è la prova ultima.
FILOLOGIA ALLA GOGNA è vero ma in un’altro momento ne parleremo di questa perpetua mistificazione.
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