Doppia terapia antiaggregante dopo un infarto, come migliorarla con la de-escalation

Dopo un infarto del miocardio le linee guida impongono la necessità di effettuare una doppia terapia antiaggregante per i 12 mesi successivi all’evento acuto. I due antiaggreganti sono l’aspirina e un secondo farmaco a scelta tra il clopidogrel, farmaco presente in terapia da molto tempo e di collaudata efficacia e sicurezza, e i più recenti prasugrel e ticagrelor.
Nei pazienti più delicati, oggi è possibile iniziare la terapia con i farmaci più potenti (prasugrel e ticagrel), ovviamente associati all’aspirina, e poi passare a un farmaco meno potente ma con miglior profilo di sicurezza, cioè il clopidogrel.
Questa strategia terapeutica si chiama de-escalation ed è stata recentemente approvata dal Chmp (Committee for Medicinal Products for Human Use) cioè il comitato di esperti dell’agenzia europea dei medicinali.
Ne abbiamo parlato con il Prof. Giuseppe Patti, Professore di cardiologia, Università degli Studi dell’Aquila Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Policlinico Universitario Campus Biomedico, Roma