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Periodico n 36 del 6 settembre 2024
Fase fenologica: inolizione, inizio invaiatura.
Sono due processi chiave della maturazione del frutto e della qualità dell’olio che verrà prodotto. Durante questa fase, l’accumulo di olio aumenta significativamente e le olive cambiano colore, passando dal verde brillante a un verde sbiadito sino a diventare alla fine rosso porpora o nero, a seconda della varietà. Questo cambiamento di colore è dovuto alla degradazione della clorofilla e all’accumulo di altri pigmenti come carotenoidi e antociani. L’inizio dell’invaiatura segna l’inizio della maturazione completa del frutto. Entrambe le fasi sono influenzate dalle condizioni climatiche, come temperatura e umidità, che possono accelerare o ritardare questi processi.
Situazione fitosanitaria
Mosca delle olive (Bactrocera oleae): negli oliveti monitorati dove nei giorni scorsi si sono eseguiti trattamenti adulticidi/larvicidi, o solo adulticidi, le catture sono di limitata entità e anche le nuove ovideposizioni sono minime.
Rispetto alle settimane precedenti, l’infestazione è leggermente aumentata. Sebbene i valori attuali siano inferiori rispetto alla media degli anni 2018-2023, ciò non implica che si debba prestare meno attenzione, poiché il rischio di un aumento improvviso delle infestazioni durante l’invaiatura è sempre molto elevato.
Considerato che le previsioni meteo indicano una generale diminuzione delle temperature, con precipitazioni e aumento dell’umidità, si prevede un maggior del rischio di ovideposizioni.
Le aziende che hanno già eseguito un intervento ovo-larvicida da una quindicina di giorni, è bene che ne programmino un altro utilizzando Acetamiprid (Epik SL o Kestrel - massimo 2 trattamenti l’anno) o Flupyradifurone (Sivanto Prime - massimo 1 trattamento l’anno).
Chi attua una difesa con esche avvelenate adulticide, come Spinosad (massimo 8 applicazioni l’anno, adatto per agricoltura biologica) o Exirel Bait (massimo 3 applicazioni l’anno), è importante che controlli le coperture sia per la durata dell’efficacia (12-15 giorni) sia dopo eventuali piogge.
Va rafforzata e controllata la protezione con prodotti antideponenti a base di farine fossili abbinate a un adesivante, come bentoniti, basalti, calce idraulica, caolini, talco, zeoliti.
Margaronia (Palpita unionalis): ancora danni agli apici vegetativi, come pure su olive. Gli interventi a contrasto della Mosca delle olive limitano la presenza di questo lepidottero, eventualmente intervenire con olio di Neem più saponi molli potassici o saponi molli degli acidi grassi.
Cocciniglie: presenza in alcuni areali di cocciniglie cotonose dell’olivo (Philippia oleae e Euphilippia olivina) con popolazione e produzione di melata superiori alle normali annualità. Al momento, per entrambe le specie non si richiedono interventi di contrasto specifici, poiché sono ostacolate da predatori delle neanidi e da alcuni parassiti che vivono e si nutrono all’interno del loro corpo (endofagi). Gli interventi contro la Mosca delle olive o della Margaronia ne contengono la popolazione, eventualmente, attuare un trattamento con saponi molli potassici o saponi molli degli acidi grassi, mediamente 1 kg di sapone ogni 100 litri di acqua, mescolando bene il sapone con l’acqua fino a ottenere una soluzione omogenea, spruzzare la soluzione sulle piante infestate, assicurandoti di coprire bene tutte le parti, foglie e rami, ripetere il trattamento ogni 7-10 giorni fino a quando l’infestazione è sotto controllo.
Cimice asiatica (Halyomorpha halys): le forme giovanili sono in aumento e gli adulti hanno un’elevata mobilità nella ricerca di nuovi siti per nutrirsi e riprodursi. Le attività di difesa contro la Mosca delle olive ne limitano la popolazione.
Parassiti fungini
Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea), Piombatura dell’olivo (Mycocentrospora cladosporoides), Lebbra dell’olivo (Colletotrichum spp.): solo in caso di infezioni elevate e a seguito di piogge, è possibile intervenire a contrasto con prodotti rameici più zolfo. L’eventuale trattamento rameico ha effetti repellenti per la Mosca delle olive, mentre lo zolfo lo è per la Cimice asiatica.
Eventi grandinigeni
Qualora avvenissero grandinate, si consiglia di intervenire entro 12-24 ore dall’evento con trattamenti a base di rame più zolfo, efficaci contro la diffusione sia della Rogna dell’olivo sia di parassiti fungini.
Filtrazione profonda dell'olio di oliva: tecnologia e benefici degli strati filtranti
La raccolta delle olive è imminente, e con essa torna la necessità di affrontare la questione della filtrazione degli oli. I primi oli sono solitamente più ricchi di sospensioni organiche e si presentano con un elevato grado di torbidità, contenendo acqua micronizzata, aria, proteine, enzimi, pectine e mucillagini.
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