Tendini e fascia profonda

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I tendini sono strutture anatomiche che connettono il muscolo ad altre strutture come ossa e cartilagini ma anche altre strutture

Vista la loro funzione di trasmettere forza devono essere molto resistenti alla trazione e poco elastici per evitare appunto di assorbire la tensione generata dal muscolo. Queste proprietà sono determinate dalla struttura del tendine: sono infatti costituiti da tessuto connettivo denso regolare e le fibre collagene di tipo 1 costituiscono almeno il 60% del peso secco del tendine e si organizzano in fascicoli che a loro volta possono formare fascicoli secondari e fascicoli terziari creando una vera e propria gerarchia di fasci paralleli tra loro.

Ciascuno di questi fascicoli è avvolto da un sottilissimo film di tessuto connettivo lasso che viene chiamato endotenonio, in continuità con il perimisio del muscolo e che permette ai fascicoli di scivolare tra loro e continuare ciascuno a trasmettere la tensione del muscolo nonostante le variazioni dell’angolo articolare e quindi anche dell’orientamento del’osso sul quale si inseriscono. Esternamente è invece avvolto dall’epitenonio in continuità con l’epimisio del muscolo.

Tra le fibre collagene si dispongono i tenociti, le cellule dei tendini, si tratta fibroblasti intrappolati nella matrice prettamente fibrosa del tendine.

Esternamente ad alcuni tendini vengono descritte altre strutture che vanno ad avvolgerli:
-le guaine tenosinoviali o guaine tendinee
-paratenonio

Possiamo classificare i tendini in base alla loro lunghezzia in (brevi e lunghi), oppure in base alla loro forma approssimata in cilindrici (come il tendine achilleo appunto), nastriformi (come i tendini della cuffia dei rotatori della spalla per esempio) oppure ancora possono essere appiattiti, e in questo caso vengono chiamati aponeurosi.

La giunzione miotendinea è formata da digitazioni del ventre muscolare che si incontrano con complementari digitazioni del tendine, i filamenti sottili terminali delle cellule muscolari invece di ancorarsi su un disco Z si inseriscono su una placca proteica simile ad una giunzione aderente di cui vi ho parlato nella lezione sul tessuto epiteliale.
Su questa placca, tramite altre proteine si legano, sull’altro versante, le fibre collagene del tendine.

La giunzione osteotendinea, chiamata anche entesi. Può essere di due tipologie:
-fibrocartilaginea o indiretta
-fibrosa o diretta

La vascolarizzazione proviene principalmente dal muscolo e dal connettivo lasso circostante. Non proviene mai dall’osso con un'unica eccezione nel tendine achilleo, che riceve vasi anche dalla giunzione osteotendinea. Molti tendini presentano delle aree di minore vascolarizzazione a causa principalmente di stress meccanici che vengono chiamate AREE CRITICHE.

L’innervazione è prettamente sensitiva, ed è rappresentata principalmente da terminazioni specializzate chiamate organi tendinei del golgi, situati perlopiù vicino alla giunzione miotendinea e registrano la tensione sviluppata dal muscolo.

Un’altra sturttura connettivale importante nell’apparato locomotore è la fascia profonda.
La fascia profonda è situata esattamente al di sotto dell’ipoderma e non va confusa con la fascia superficiale, che è lo strato intermedio dell’ipoderma e che tratteremo in un'altra lezione nel contesto dell’apparato tegumentario.

Tuttavia fascia superficiale e fascia profonda sono legate tra loro dal RETINACULUM CUTIS PROFONDO all’interno dello stato più profondo dell’ipoderma che lega fascia superficiale e profonda con radi fasci di fibre collagene orientati obliquamente rispetto alla fascia profonda.

In modo simile ma con fasci di fibre collagene verticali si legano il derma con la fascia superficiale formando il retinaculum cutis superficiale.

Sotto alla fascia profonda troviamo invece il muscolo. La faccia viscerale della fascia profonda è separata dall’epimisio del muscolo sottostante solamente da un sottilissimo strato di tessuto connettivo lasso.

La fascia profonda è costituita da tessuto connettivo denso regolare formate da strati di fibre collagene parallele tra loro ma orientate in modo diverso tra uno strato e l’altro fino a raggiungere uno spessore medio di circa 1mm e andando ad avvolgere tutto l’apparato locomotore.

Dalla faccia viscerale della fascia, possono originare dei setti intermuscolari che, inserendosi sull’osso dividono la regione corporea in quelle che vengono chimate LOGGE MUSCOLARI o COMPARTIMENTI.

A livello delle articolazioni la fascia profonda tende ad ispessirsi formando i retinacoli e poi fondersi con il periostio e le capsule articolari e continuare poi in altre fasce.

00:00 Intro tendini e proprietà meccaniche
00:46 Struttura tendini
01:57 Tenociti
02:26 Guaine tenosinoviali e paratenonio
03:43 Classificazione tendini
04:25 Giunzione miotendinea ed entesi
06:14 Vascolarizzazione e innervazione tendini
07:43 Localizzazione fascia
09:27 Struttura fascia, setti e logge muscolari

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