SIMI - Cormano (MI) - esplorazione

SIMI SPA - CORMANO (MI)

La SIMI era una fonderia che cominciò l'attività nei primi anni '60 ed era specializzata nella pressofusione di parti in alluminio per le principali case automobilistiche europee.
Il fatturato stimato variava tra i 50 e i 100 milioni di Euro.
Nel 2005 la fabbrica venne acquistata dal Gruppo Form, che ampliò la struttura e aggiunse gli stabilimenti di Villasanta (MB) e Quero (BL), che davano lavoro a circa 700 tra operai e impiegati.
Dopo solo sette anni dall'acquisto, il bilancio era in negativo di circa 153 milioni di Euro e il 22 marzo 2012 il Gruppo Form fallì, mettendo i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità.

La fabbrica venne messa all'asta, che fu vinta dalla ditta vicentina Vei nel giugno del 2013.
La Vei presentò un piano industriale che comprendeva il taglio di 200 posti di lavoro, di cui 172 solo nello stabilimento di Cormano, che significava lasciare a casa quasi tutti i lavoratori.
Il 2 luglio 2013 gli operai indirono uno sciopero, perché mentre nello stabilimento di Villasanta le maestranze erano costrette a pesanti straordinari, la sede di Cormano era prossima alla chiusura per mancanza di lavoro.

Il 1 novembre 2013 ci fu l'acquisizione da parte della Albertini Cesare Spa, che aggiunse un nuovo stabilimento a Turate (CO) e stipulò un accordo sindacale che garantiva ai lavoratori la cassa integrazione straordinaria e nessun licenziamento per un arco temporale stabilito di 2 anni, con successiva proroga a settembre 2016.
Con l'acquisizione della fallita Form, la Albertini passò da un guadagno in bilancio di circa 10 milioni di euro a circa 100 milioni di euro l'anno.
Ciò in conseguenza anche del fatto che il sito di Cormano risultava essere in comodato d'uso, gli operai dello stesso stabilimento in cassa integrazione al 70 per cento e quelli di Villasanta e Quero al 20 per cento.
La proroga prevista dall'accordo sindacale non ci fu e la ditta chiuse nel 2015; l'anno dopo furono smantellati tutti i macchinari e gli uffici.

Il 13 maggio 2016 ci fu un'incendio all'interno dei capannoni.
Il rapido intervento dei Vigili del Fuoco arrivati da Sesto San Giovanni, oltre all'azione degli stessi addetti allo smantellamento, hanno impedito che ci fossero danni a persone o strutture, sebbene la colonna di fumo fosse visibile in tutti i comuni della zona, da Cusano Milanino, a Bollate fino a Senago.

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