La Mummia di Ramses II: il passato da toccare al Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo

Описание к видео La Mummia di Ramses II: il passato da toccare al Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo

La mostra sul faraone Ramses II (fino al 14 giugno 2023) è stata organizzata nell’ambito del progetto “Saperi e Antichità della Sapienza Università di Roma, e vede la sua sede espositiva principale presso il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo, all’interno della sala Piacentiniana nell’edificio del Rettorato, nonché presso la sede di SAPeri&Co, nella palazzina ex-Tumminelli.

Obiettivo principale del progetto è quello di riprodurre i reperti archeologici dal punto di vista materico, oltre che morfologico, grazie alla combinazione di tecniche di fabbricazione digitale e biofabbricazione, che consentono di restituire un feedback aptico realistico grazie all’utilizzo di materiali dalle diverse caratteristiche sensoriali.
Per la prototipazione della copia della mummia di Ramses II è stata usata una combinazione di tecnologie di manifattura additiva, quali la stampa 3D, e sottrattiva, quali la fresatura CNC. Il prototipo è stato modellato digitalmente da zero utilizzando la più recente foto della mummia come
riferimento, intervenendo sulla morfologia degli elementi corporei e sul loro posizionamento. In seguito, il modello 3D ottenuto è stato sezionato in diverse parti, individuando la tecnologia più adeguata alla realizzazione di ogni elemento a seconda della complessità delle relative geometrie. Per gli elementi caratterizzati da un maggior livello di dettaglio, come il volto e le estremità degli arti, è stata utilizzata la stampa 3D FDM, mentre gli elementi con un minor grado di definizione sono stati realizzati tramite fresatura di pannelli in polistirolo.
Gli elementi stampati in 3D sono stati modellati a mano con uno strato di argilla per riprodurre i dettagli anatomici, ed infine rivestiti con uno strato di nanocellulosa batterica, materiale biofabbricato risultante dal processo di fermentazione di una coltura simbiotica di batteri e lieviti. Le caratteristiche della nanocellulosa la rendono infatti particolarmente adatta a riprodurre da un punto di vista tattile, visivo e olfattivo le qualità della pelle mummificata.

La mummia potrà essere toccata, e oltre alla mummia, è possibile toccare e sentire i profumi delle sostanze usate per la mummificazione ed esplorare la tomba monumentale scavata nella pietra grazie a un plastico ricostruttivo. Un focus è dedicato alla regina Tuya, madre di Ramses II, di cui il museo possiede un calco in gesso di un busto originale conservato ai Musei Vaticani.
Una sezione è interamente dedicata alla Battaglia di Qadesh (1274 a.C.), quando le armate del faraone cercarono di riconquistare gli stati settentrionali di Qadesh e Amurru finiti sotto il controllo degli Ittiti. La battaglia non fu decisiva e sia Ramses II che il re ittita Muwatalli II (1310-1272 a.C.) la presentarono come una vittoria. Dopo alcuni anni, le aree di influenza tra i due imperi, egiziano ed ittita, furono stabilite dal trattato di pace (1259 a.C.) siglato dallo stesso Ramses e da Hattusili III (1265-1237 a.C.; il fratello di Muwatalli divenuto re). Principesse ittite furono inviate alla corte egizia e viceversa. Le vicende complesse dello scontro epocale sono illustrate da

plastici ricostruttivi e dal racconto dei protagonisti, che rendono possibile immergersi in un tempo in cui i confini tra vita, guerra, morte e pace si confondono.

Комментарии

Информация по комментариям в разработке