Avanti Ragazzi di Buda

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Cantata originariamente da Pino Caruso al Bagaglino nel 1967, il brano si diffuse negli ambienti della destra giovanile negli anni '70 entrandone nel patrimonio canoro.
Il brano, il cui testo è modificato rispetto all'originale, è stato eseguito una sera a Campo Hobbit 2. Il testo viene adattato sostituendo principalmente il termine "compagni" con "avanti ragazzi" e apportando altre lievi modifiche di cui alcune, semplicemente, dovute alla trasmissione orale del brano.
La registrazione è stata fatta durante una sera attorno al fuoco a Campo Hobbit 2 (Fonte Romana - AQ 23/25 giugno 1978)

Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest
studenti braccianti operai, il sole non sorge più ad est
Abbiamo aspettato una notte, la notte dei cento e più mesi
quell'alba radiosa di ottobre, quell'alba dei giovani ungheresi
Ricordo tu avevi un moschetto, su portalo in piazza ti aspetto
nascosta fra i libri di scuola, anch'io porterò una pistola
Sei giorni e sei notti di gloria durò questa nostra vittoria
e al settimo sono arrivati i russi con i carri armati.
I carri ci spezzan le ossa, nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare sull'orlo della fossa seduto.
Ragazza non dire a mia madre che io morirò questa sera
ma dille che vado in montagna e che tornerò a primavera
Compagno il plotone già avanza, già cadono il primo e il secondo
finita è la nostra baldanza, sepolto l'onore del mondo
Camerata riponi il fucile torneranno a cantare le fonti
e allora serrate le file che noi scenderemo dai monti
Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest
studenti braccianti operai, il sole non sorge più ad est.

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