CIMA SCALIERET - TORRI del VAJOLET dal Rifugio Antermoia al Rifugio Re Alberto 1°

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Straordinaria escursione di tre giorni nel Gruppo del Catinaccio (Rosergarten)... da Vigo di Fassa raggiungo Ciampedie con la funivia e mi incammino sul sentiero 540 fino al Rifugio Gardeccia, dove prendo il 546 per abbandonarlo poco dopo sulla sinistra e continuare sul 583 (Sentiero delle Scalette) aggirando le pareti del Larsech, dapprima attraverso i mughi e poi su un ripido canalone in direzione del Passo delle Scalette... questo tratto è attrezzato, ed è consigliabile l'idonea attrezzatura da ferrata... dal passo proseguo accostando il Lago Secco (di nome e di fatto) e dopo un'altra ripida salita raggiungo il Passo di Laussa dove si apre il panorama, ed attraversando pianori quasi lunari arrivo in vista del lago d'Antermoia e dell'omonimo rifugio, dove passo la notte... il giorno dopo sul 580 costeggio il lago, e sotto le pareti ed i ghiaioni delle Croda, Cresta e Torre del Lago attraverso l'ampio vallone ed in costante salita al cospetto dell'imponente parete del Catenaccio d'Antermoia raggiungo il Passo d'Antermoia, dove appaiono Cima Catinaccio e le Torri... imbocco l'evidente traccia a sinistra e percorrendo un'emozionante e scenografica cresta raggiungo la croce di vetta di Cima Scalieret, uno straordinario balcone panoramico sito nel cuore del gruppo... a ritroso mi riporto al passo per scendere sul 584 lambendo prima il Rifugio Passo Principe e raggiungendo poi il Rifugio Vajolet, dove inizia la bella salita sul 542 lungo la stretta e ripida gola fin sotto le maestose Torri del Vajolet, ambita meta per parecchi alpinisti di cui si sentono le voci e si possono ammirare le loro prodezze in salita e discesa... proseguo fino al Passo Santner dove sorge l'omonimo rifugio recentemente ristrutturato, e dopo aver ammirato il panorama sulla sottostante Val d'Ega ed oltre torno sui miei passi al Rifugio Re Alberto 1° dove trascorro la notte, alle spalle della parete del Catinaccio, davanti alla Croda di Re Laurino ed ai piedi dei torrioni del Vajolet, assente il piccolo laghetto che fortunatamente ho visto parecchi anni fa... il mattino successivo ripercorro in discesa la gola e poco dopo i Rifugi Vajolet e Preuss sulla destra imbocco il panoramico sentiero 541, percorrendolo a mezzacosta con qualche saliscendi e sotto le pareti di Cima Catinaccio, della Croda del Davoi e dei Mugoni fino al bivio per il Passo delle Zigolade... affronto la ripida salita su detriti e sfasciumi e giunto al passo mi giro per un'ultima occhiata alla conca del Vajolet ed alle vette e gli ambienti che ne fanno da corollario... scendo poi lungo il ghiaione che sfocia nella conca del Vaiolon dove appare la parete della Roda di Vael... giunto ad un bivio imbocco a sinistra l'interessante Viel dele Feide (o Sentiero delle Pecore o Schafsteig) e proseguo in costante discesa sotto i pinnacoli delle Zigolade e delle Pale Rabbiose da un lato, dall'altro con vista su buona parte della Val di Fassa e sul panorama che si allarga sempre di più man mano che avanzo fino a raggiungere il bosco e riportarmi a Ciampedie... un ultimo nostalgico sguardo all'indietro per riconoscere cime e sentieri percorsi in questi giorni e rivivere gli altri ora nascosti, con grandissima soddisfazione ed emozione per gli occhi e per l'animo ad ogni passo ed un senso di gratitudine per essere stato immerso in questo paradiso naturale in cui mi sono sentito veramente a mio agio.

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