Nell'ospedale militare abbandonato a caccia di fantasmi tra barelle e attrezzature mediche
«Non entrare, morti dentro». Il messaggio scritto con lo spray rosso tra le ante di una porta non scoraggia quasi nessuno, ma avventurarsi tra le corsie, i vecchi ambulatori e le stanze, dell’ex ospedale di San Leonardo può riservare qualche momento di apprensione. Perché il silenzio della montagna viene squarciato improvvisamente dalla fuga dei ratti nascosti tra i calcinacci o dal volo repentino di una cornacchia. Basta lo scricchiolio di una porta per scatenare fantasie e timori. Lo scenario di un film dell’orrore è una struttura di tre piani in cui restano attrezzature mediche arrugginite, lettini da infermeria, documenti di pazienti e ordini di servizio. Perché quello seminascosto nella boscaglia di San Leonardo di Siete Fuentes, borgata di Santulussurgiu, nell’Oristanese, era un ospedale militare. Apparteneva alla Croce rossa: 5° Centro operativo “Emergenza deposito e addestramento”, abbandonato dagli anni Ottanta e diventato nel corso del tempo lo scenario ideale nel quale ambientare storie da brivido e leggende. Da quando i medici, gli infermieri e i pazienti sono andati via, da queste parti è passata tanta gente. I cercatori di fantasmi e i cacciatori di ferro vecchio, ma anche i soliti vandali che hanno portato via quel poco che era rimasto e lasciato tracce colorate della loro presenza. A iniziare dalle orme rosse di tante mani che compaiono su quasi tutte le porte: non è sangue ma lo scherzo macabro di qualcuno che voleva aggiungere un’altra visione spettrale a un edificio che sembra quasi la casa delle streghe. Scavalcare la recinzione è un gioco da ragazzi e il vecchio ospedale è diventato da tempo meta preferita per avventurieri e appassionati di fotografie. I pericoli sono ovunque: botole per montacarichi sempre aperte, infissi pericolanti e gradini delle scale che rischiano di venire giù da un momento all’altro. All’interno il tempo si è fermato improvvisamente e nelle tante stanze restano le tracce della vita passata: documenti, cartelli, una caffettiera, le posate, i telefoni, le stufe, le sedie e le poltrone, gli scheletri dei letti e qualche lenzuolo. Polvere e calcinacci hanno coperto tutto il passato e qualche writer ha provato a dare un tocco di modernità al fantasma dell’ospedale.
Coordinate: 40°10'30"N 8°39'44"E
Si tratta di un grosso complesso abbandonato, che si sviluppa su tre piani, recintato (l’accesso è vietato) e nascosto dalla vegetazione. In passato – presumibilmente fino agli anni ’80 – era presidio del corpo militare della Croce Rossa Italiana, nello specifico sede del 5° Centro Operativo Emergenza Deposito Addestramento Militare.
Non sappiamo da quanto tempo sia stato abbandonato, ma parte della struttura è in buone condizioni e al suo interno è possibile trovare numerose testimonianze di quella che doveva essere la vita al suo interno.
Oltre all’arredamento militare e ospedaliero, ci sono numerose tracce di vita quotidiana delle persone che vivevano e lavoravano lì, la zona mensa, la cappella, le camere, la sala giochi, la zona cinema e molto altro. Ricordiamo che l’accesso è vietato.
Dove si trova: non lontano dalla strada che porta a San Leonardo de Siete Fuentes, comune di Santu Lussurgiu, pochi metri prima del piccolo borgo. L’accesso è vietato.
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