Codice Beni Culturali e Paesaggistici (Codice Urbani - D.Lgs. n. 42 / 2004) (Parte 5)

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Criteri di pubblicità
Criterio soggettivo: l’appartenenza di un bene ad un ente pubblico fa sì che esso sia un bene pubblico
Criterio oggettivo: è pubblico un bene che realizza, con le sue funzioni, un interesse pubblico
Criterio misto: è pubblico un bene che soddisfa i criteri soggettivo ed oggettivo
Criterio di esclusione: un bene pubblico è tale se, per la sua natura, ha un regime giuridico che lo rende pubblico (es. beni inalienabili)

Categorie di beni pubblici
Beni demaniali (art. 822 Codice Civile): quei beni immobili o costituiti da una universalità di beni immobili, appartenenti ad enti pubblici territoriali (Stato ed enti locali)
Sono beni inalienabili, non usucapibili e non possono essere oggetto di diritti di terzi
Beni patrimoniali indisponibili (art. 826 Codice Civile): quei beni mobili o immobili appartenenti a qualsiasi ente pubblico, anche non territoriale; e che siano vincolati alla funzione pubblica (es. foreste, miniere, acque minerali e termali, …, dotazione del Presidente della Repubblica, beni di interesse storico-archeologico-artistico)
Patrimonio disponibile: beni equiparati a quelli della proprietà privata

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Tipologie di beni demaniali
Demanio necessario: quei beni immobili demaniali per natura (devono esserlo) ed appartenenti allo Stato o alle Regioni (es. demanio marittimo, idrico, militare)
Demanio accidentale: beni immobili ed universalità di beni mobili appartenenti a enti pubblici territoriali (es. demanio stradale, ferroviario, aeronautico, acquedotti, beni di interesse storico, artistico ed archeologico)(potrebbero anche non essere pubblici)
Demanio regionale
Demanio comunale specifico (es. cimiteri e mercati)

Beni assolutamente inalienabili (cfr. art. 54): comprendono immobili ed aree di interesse archeologico, monumenti nazionali, raccolte di musei, pinacoteche, gallerie, biblioteche e archivi, immobili dichiarati di interesse particolarmente importante, cose mobili incluse in raccolte di Stato, Regioni ed altri enti territoriali, beni non ancora sottoposti alla «verifica di interesse culturale»

Sdemanializzazione: è possibile se la «verifica di interesse culturale» ha esito negativo (per cui vi è sottrazione della tutela culturale) e non vi siano ragioni in contrasto con l’interesse pubblico

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Verifica di interesse culturale (art. 12)
Riguarda i beni di appartenenza pubblica, mobili o immobili, di autore non più vivente o eseguiti oltre 70 anni fa; ed i beni di persone giuridiche private privi di fini di lucro (compresi enti ecclesiastici)
Nell’attesa del procedimento di verifica, i beni suddetti sono cautelativamente sottoposti alla tutela culturale
Termine della procedura di verifica di interesse culturale: 120 giorni
Dichiarazione di interesse culturale (art. 13)
Riguarda beni di proprietà privata
Viene graduato in relazione alla sussistenza dell’interesse culturale nel bene (artistico, storico, archeologico, etnoantropologico) con dizioni del tipo «particolarmente importante» o «eccezionale»
Viene chiesta su iniziativa del «Soprintendente», il quale ne comunica l’avvio al proprietario, che a sua volta ha 30 giorni per eventuali osservazioni.
Viene adottata dal Ministero (Commissioni regionali del patrimonio culturale), ed ha effetti anche su proprietario, possessori, etc.

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