Le cementine: una storia di arte, architettura e artigianato

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“Con i colori dei marmi e il costo della terra. Le cementine: una storia di arte, architettura e artigianato”. È il titolo del convegno svoltosi all’Università di Udine venerdì 31 marzo 2023. Sono state presentate le ricerche sulle caratteristiche di questo manufatto svolte dall’Ateneo friulano.

Le cementine - Si tratta di mattonelle di cemento pressato utilizzate per pavimenti e rivestimenti, di luoghi pubblici e di abitazioni private, dagli ultimi decenni dell’Ottocento a metà Novecento. Poi furono progressivamente sostituite dalle piastrelle. Le cementine ebbero una diffusione globale nell’impiego e nella produzione. Benché abbandonate, la loro produzione non si è mai arrestata, diventando un ricercato prodotto artigianale o industriale. Si tratta di un manufatto versatile, prodotto con materiali semplici: cemento, acqua, marmo polverizzato, sabbia setacciata a mano, terre naturali e ossidi di ferro.

Le ricerche - Gli studi sulle caratteristiche storico-artistico e architettonico-ingegneristico attorno alla storia ed alla produzione di cementine sono opera dei ricercatori dipartimenti di Studi umanistici e del patrimonio culturale e Politecnico di ingegneria e architettura. Una maggiore conoscenza di questo manufatto, infatti, consentirà di promuoverne le qualità e potenzialità di mercanto e sviluppare la sua innovazione tecnica.

Il progetto - Per ridare slancio alla produzione di questo manufatto è nato il progetto “Cementine a Nordest” che coinvolge la giovane impresa sociale “La Gioviale Laboratorio artigianale di cementine” di Udine, del gruppo “Nemesi Cooperativa sociale”. L’iniziativa rientra nel progetto DIVA Interreg Italia-Slovenia (partner la Direzione Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e Informest), col quale si intendono sviluppare ecosistemi e catene di valore dell’innovazione e si svolte in collaborazione con la società Fare (Formazione avanzata ricerca editoria), l’editrice universitaria udinese Forum e l’Ateneo friulano.

Valenza sociale - Il progetto, unitamente al portato storico-artistico, è impegnato anche a promuovere l’inclusione sociale. Si avvale infatti di persone svantaggiate impiegate nella realizzazione di questo manufatto così peculiare. Una attività dunque che si traduce in un percorso di crescita umana e di abilitazione e riabilitazione sociale che crea una piattaforma possibile per l’emancipazione.

I partner - Oltre a Nemesi, Fare, Forum e ai dipartimenti dell’ateneo udinese, collaborano al progetto e al convegno altre realtà produttive e associative: il Consorzio Il Mosaico, il Centro Friulano Arti Plastiche, il Centro Solidarietà Giovani ‘Giovanni Micesio’ di Udine, Confartigianato imprese di Udine e l’Associazione Buonvia OdV, che recentemente ha allestito presso l’Atelier della Grazia (spazio attiguo alla scalinata del santuario della Beata Vergine delle Grazie di Udine) quale showroom de “La Gioviale”.

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