4 CHIACCHIERE CON GERARDO BONOMO. LA FOTOGRAFIA IN BIANCO E NERO, PARTE DECIMA. LA STAMPA

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Eccoci alla DECIMA puntata sul meraviglioso mondo della pellicola in bianco e nero.
In questo video vi guiderò nel mondo della stampa in bianco e nero.
Nei miei corsi one to one vi fornisco le basi - fondamentali - , ma per arrivare a una stampa soddisfacente, non resta altra scuola che quella di provare e riprovare.
Fortunatamente, se sbagliate una stampa vi basterà ristamparla: come dire, in stampa si può sbagliare, si sacrifica all’inizio qualche foglio di carta, ma non è possibile commettere errori irreversibili, come in ripresa ma soprattutto durante il caricamento del negativo nella tank o nello sviluppo. A prescindere dall’ingranditore utilizzato, il “gioco” sta tutto nel dare la corretta esposizione, quindi i corretti secondi - o minuti - di esposizione e il corretto contrasto, a seconda del tipo di negativo.
Una volta ottenuta la stampa accademica si può decidere un proprio stile, tendere a stampare immagini chiare, o scure, morbide, o contrastate.
La parte di sviluppo, arresto e fissaggio si compie sotto la luce di sicurezza, niente buio assoluto, come nel caricamento della pellicola nella spirale, segue il lavaggio e poi l’asciugatura.
Lo sviluppo è differente rispetto a quelli usati per i negativi, mentre l’arresto e il fissaggio sono gli stessi
Non è una procedura complessa, basta prenderci la mano.
Ci sono due tipi di carte, quella baritata che richiede una certa attenzione soprattutto nell’asciugatura, e quella politenata che a differenza della prima, non tende ad arrotolarsi durante l’asciugatura. Vi consiglio di cominciare ad esercitarvi con la carta politenata che dà comunque ottimi risultati.
Non è necessario uno spazio enorme, meglio se potete tenere l’ingranditore sempre in posizione, per poi aggiungere e togliere le bacinelle quando vi accingente a stampare. Non è necessario avere acqua corrente nel locale di stampa: potete portare le stampe a lavare in bagno.
A questo punto, dopo aver scattato le vostre foto, dopo aver sviluppato i vostri negativi e dopo aver stampato i migliori, avete concluso l’intero processo argentico, e di persona, evi assicuro, specie quando i risultati sono nelle vostre aspettative, la soddisfazione non ha prezzo.
Comunque, come dico sempre, niente paura, basta metodo e attenzione, ovvero: consapevolezza
A questo e ad altro risponderò in questo video.

Buona visione a tutti e… alla prossima puntata.
Gerardo Bonomo

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( vi ricordo i miei corsi sulla fotografia bianco e nero, dalla ripresa alla stampa, sia in piccolo che medio che grande formato, sia one to one che via Skype. Ogni coro è progettato secondo le esigenze e le conoscenze dell’allievo, da chi nn ha mai scattato a pellicola, a chi ha già conoscenze che vorrebbe affinare e migliorare. )
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