Sabato 22 Giugno 2019, Festa del Voto di Santa Chiara d’Assisi.
Quest’evento è indubbiamente tra i più importanti della città, trattandosi anche di festa civile, ed è vòlto a ricordare il più importante dei miracoli della Santa, patrona delle televisioni e telecomunicazioni dal 17 Febbraio 1958: la liberazione di Assisi dai Saraceni.
Siamo negli anni 1240-41, periodo in cui i soldati arabi, sostenuti dallo jesino Federico II di Svevia, nel frattempo scomunicato da Papa Gregorio IX, e guidati dal normanno Vitale d’Aversa, assediarono la città serafica al fine di farla cadere sotto il loro dominio. Il primo facile obiettivo era senza dubbio il piccolo monastero di San Damiano, posto al di fuori delle mura. Qui erano rinchiuse in clausura la Santa, già da tempo inferma, e le sue sorelle. Le Fonti Francescane narrano di due episodi che si sarebbero conseguiti cronologicamente: nel primo, avvenuto a Settembre 1240, ella si fece trasportare verso l’ingresso della piccola chiesa con la cassetta di argento e d’avorio al cui interno era custodita la Santa Eucarestia, e nella sua preghiera di intercessione per la salvezza della sua comunità, aggiunse “Mio Signore, proteggi anche, se ti piace, questa città, che per tuo amore ci sostenta”. Il secondo episodio, invece, si verificò nella successiva estate, quando le truppe sferrarono un nuovo assalto. Chiara, dunque, scossa da un profondo dolore, riunì le sorelle per invocarle a pregare più intensamente per la liberazione della città, esortandole con queste parole: “Da questa città riceviamo ogni giorno molti beni, carissime figlie: sarebbe grande empietà non portarle soccorso, come possiamo, ora che è il momento opportuno”. Una volta cosparsi i loro capi di cenere in segno di penitenza, soggiunse: “Andate dal Signore nostro e domandategli con tutto il cuore la liberazione della città”. E il mattino dopo, le truppe saracene si ritirarono. Molte sono le leggende legate a questo episodio: una di queste, citata nel video, narra di una luce accecante che si rifletté sul Santissimo, posto nella piccola finestra della chiesa, (che inquadro ogni tanto a fine video) e che abbaiò talmente i soldati al punto da farli scappare; un altro aneddoto racconta, invece, che la Santa si fece trasportare sotto le mura di Assisi, e ponendosi davanti ai mercenari con le ostie consacrate si mise a dialogare con Gesù Cristo, che le rispose con una voce da bambino, ottenendone l’assicurazione della protezione da quest’ultimi. Immediatamente la furia devastatrice degli assalitori si tramutò in paura, così intensa da farli cadere dalle mura di difesa della città, inducendoli a rinunciare all’impresa.
In memoria di questo miracolo, venne perciò istituita la Festa del Voto, sia in ambito civile che religioso, il 26 Maggio 1644 (memoria di S.Filippo Neri), e il 22 giugno successivo si svolse la prima solenne processione dalla Cattedrale fino al Santuario di San Damiano, passando per Piazza del Comune e per la Basilica della Santa. Reintrodotta nel 1933 dallo storico Arnaldo Fortini, la giornata del 22 Giugno, memoria di San Paolino da Nola, patrono delle campane e dei campanari, inizia alle 5:45 con l’inno di Assisi “Coprifoco” suonato ripetutamente dalle chiarine, a cui segue, un quarto d’ora dopo, il suono corale della Campana delle Laudi assieme alle altre campane della città (generalmente delle chiese importanti del centro storico, ovvero Santa Chiara, la cattedrale e San Francesco. Quest’evento verrà riproposto più avanti).
La sera, invece, in genere alle ore 20:30, prende il via la vera e propria processione di cui esplicato poc’anzi nonché quella immortalata nel video, e si articola nei seguenti punti:
[0:07:17] Distesa Solenne delle 20:30 circa (dura 2 minuti) con le campane della cattedrale;
[0:13:57] Processione del Corteo Religioso, con tutte le confraternite e presieduta dal Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino Mons. Domenico Sorrentino, da Piazza San Rufino a Piazza del Comune;
[0:23:04] Prima parte dell’Inno di Assisi con le chiarine, a cui segue il discorso del Sig. Sindaco Stefania Proietti relativo al ricordo del Miracolo di S.Chiara e dell’istituzione della Festa del Voto;
[0:33:28] Seconda parte dell’Inno di Assisi con le chiarine, quindi prosecuzione della processione, nel frattempo unitasi al Corteo Civile, nel Corso Mazzini verso la Basilica di S.Chiara (nel frattempo il plenum delle sue campane è partito con largo anticipo);
[0:44:42] Uscita della processione dalla basilica, quindi di nuovo il plenum [0:48:41]. Si prosegue verso Borgo Aretino, e dopo una breve sosta davanti alla chiesetta di S.Chiarella (riaperta nel 2015) in cui viene cantato “l’Ave Maris Stella” e suonata la piccola campanella, si riprende il cammino verso San Damiano.
[1:20:38] Arrivo a San Damiano, recita della Compieta con Adorazione Eucaristica (viene anche suonata l’antica campanella che Santa Chiara usava per chiamare le sue consorelle) e benedizione finale.
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