Lunedì 4 Marzo 2024, ore 21.15, in diretta sui canali Youtube, Facebook e Telegram del sito Pagine Filosofali, si è svolto un simposio sulle opere e la personalità di Sinesio di Cirene, filosofo neoplatonico, discepolo della celebre Ipazia di Alessandria. Hanno partecipato:
Francesco Monticini (curatore dell’opera omnia di Sinesio per le Edizioni Bompiani e docente del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre);
Davide Susanetti (prof. di Letteratura Greca presso l’Università di Padova, curatore e studioso delle opere di Sinesio)
Moreno Neri (studioso del mondo arcaico nelle sue declinazioni ermetiche e misteriche); - Luca Valentini (redattore di Pagine Filosofali, direttore di Aiòn, rivista di filosofia ermetica).
Filosofo neoplatonico, ambasciatore, capo militare e vescovo cristiano, multiforme come il mitico Proteo, Sinesio di Cirene seppe riassumere nella propria esperienza esistenziale tutta la complessità culturale e storica della tarda antichità. Nato da una famiglia aristocratica che faceva risalire le sue origini fino a Eracle, Sinesio si formò presso la scuola alessandrina della filosofa pagana Ipazia, cui non esiterà, molti anni più tardi, a riferire gli appellativi di “madre, sorella, maestra”. Dopo un periodo trascorso nella turbolenta Costantinopoli – abitata da uomini dottissimi, politici corrotti e mercenari germanici –, Sinesio tornerà a vivere nel suo amato Nordafrica, dove sarà ordinato metropolita di Tolemaide dall’intransigente patriarca Teofilo, già responsabile della distruzione del Serapeo di Alessandria e alfiere di una lotta serrata al culto pagano. Si pubblica in questo volume l’intero lascito letterario di Sinesio: oltre a uno degli epistolari più ricchi della letteratura tardoantica e bizantina e ad alcuni fra i più importanti esempi di poesia cristiana in metrica classica, esso include degli “opuscula” che spaziano dalla retorica alla filosofia, dall’astronomia all’oniromantica. Nel “Dione”, in effetti, Sinesio definisce filosofo proprio quell’uomo raffinato che “realizza l’armonia dell’insieme di tutte le scienze e riconduce la moltitudine all’unità”. Copiate, studiate e commentate per tutto il millennio bizantino, le opere di Sinesio non avrebbero mancato di affascinare Marsilio Ficino, Girolamo Cardano, Mario Luzi e molti altri".
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