ESTRATTO DAL FILM-DOC "IL CIBO DELL'ANIMA" STORIE VALDESI. parte 2
(Storie Valdesi, Storie di Clausura, Storie di Osho)
di
Piero Cannizzaro
Storie Valdesi
La storia si svolge come un vero e proprio viaggio nel territorio valdese della Val Pellice (Torino) con personaggi tipici di questa antica cultura, come un pastore donna o Walter Eynard che della cucina valdese ha fatto il simbolo del suo ristorante Flipot a Torre Pellice. Ma anche un produttore di carni e formaggi e una ragazza che raccoglie le erbe tipiche della valle . Tutti hanno in comune il fatto di identificare il gusto, i sapori, gli odori del loro territorio allidentità religiosa Valdese. Lalimentazione tradizionale delle comunità riflette il gusto tipico dei paesi del nord (Inghilterra, Olanda, Francia etc). Una cucina profondamente legata alla storia e allambiente che si richiama a situazioni e storie profondamente legate al passaggio di vari popoli e che da questi ha attinto numerose esperienze culinarie.
Storie di Clausura
Storie di Clausura è ambientato tra le colline nella provincia di Macerata, in un convento di clausura delle monache benedettine. In questo monastero le monache producono tutto ciò di cui hanno bisogno, dal frumento allolio, dagli insaccati agli ortaggi, dalla frutta alle uova, ma non solo. Le benedettine di Monte San Martino che seguono la Regola di S. Benedetto Ora et labora si adoperano anche in molte altre occupazioni, dalla pittura, ai ricami degli arredi sacri, attività che vengono scandite dalle pratiche spirituali delle preghiere, dei canti, e dei vespri. Il pranzo è per le monache una liturgia, un rendere lode al Signore perché la preghiera e il cibo sono due strumenti che consentono loro di star bene e di trasmettere un messaggio positivo, secondo il dettame di S Teresa dAvila quando il corpo sta bene lanima canta.
Storie di Osho
Nella Comunità di Osho a Miasto, in provincia di Siena, si mangia vegetariano. Questa non è unimposizione di ordine ideologico, ma una scelta che aiuta a raggiungere la leggerezza necessaria alla meditazione. Nei gruppi di crescita spirituale di questa comunità il cibo e tutti quei gesti che accompagnano il rito del mangiare spesso vengono usati come pratica di meditazione e di consapevolezza.
La filosofia di Osho è una sintesi delle culture orientale ed occidentale in cui la meditazione orientale e la terapia occidentale si fondono nei loro aspetti più significativi: quello più sociale, conviviale, di celebrazione e quello fatto di interiorità, di silenzio meditativo, dellessere con se stessi che rendono la meditazione accessibile al mondo occidentale.
Regia: Pietro Cannizzaro; fotografia; Vasile Caplescu, P. Cannizzaro; musiche: Lamberto Macchi, Antonio Arena e tradizionali; montaggio: Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi - Claudio Merli;
durata: 79'
segnaliamo che su internet potete trovare un'intervista a Piero Cannizzaro
"Il Cibo dell'anima"
www.anothertv.net
http://www.anothertv.net/newsVideo.ph...
IL CIBO DELL'ANIMA su YOU TUBE recensione TG2 CULTURA
• TG 2 IL CIBO DELL'ANIMA di Piero Ca...
Presentato:
A Londra allo ART & CINEMA ROOM In collaboration with HF Contemporary Art & the Italian Film Festival UK.(2007).
Anteprima romana alla SALA TREVI presentato dai critici Paolo DAgostini, Enrico Magrelli, Silvana Silvestri. (nov. 2007).
A Roma alla CASA DEL CINEMA a conclusione della Rassegna ROMA REALE ROMA PLURALE. Laicità:tutela e garanzie delle diversità(2008) presentato dal critico Enrico Magrelli.
MENZIONE SPECIALE
FOOD IN FILM FESTIVAL 2007
Il cibo dellanima di Piero Cannizzaro, per la capacità di ancorare ad uno spazio storico concreto riflessioni di portata più ampia, con interessanti spaccati di dialogo interculturale ed interreligioso (i cuochi arabo-islamici e arabo-cristiani dei ristoranti ebraici del ghetto).
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