Il nervo vago è il decimo nervo cranico (o encefalico); sono quei nervi che partono dal tronco encefalico (composto dal midollo allungato, ponte e mesencefalo).
Quale ruolo svolge il nervo vago?
E' il principale sistema antinfiammatorio del nostro organismo.
Chiamato anche "Cholinergic Anti-inflammatory Pathway (CAP)" “riflesso antinfiammatorio del vago”, è stato identificato per la prima volta nel 2000, con una pubblicazione su Nature.
La sua funzione si riduce a causa dello stress cronico e dell'infiammazione.
Quali sono le principali funzioni?
Produce effetti antinfiammatori grazie alla produzione di acetilcolina, ed è responsabile dell'equilibrio del sistema nervoso, immunitario, ormonale e metabolico.
Regola: la digestione, la funzione gastrointestinale, la secrezione pancreatica, della bile e della saliva; i livelli di glucosio nel sangue, il testosterone e la fertilità femminile.
È importante sapere che l'asse cervello-intestino, è regolata dal nervo vago, fortemente influenzato da problematiche psicologiche come l’ansia, la depressione e lo stress (Sun et al. 2013)
Mantiene la frequenza cardiaca, la sudorazione, la respirazione e riceve informazioni dall'orecchio.
Ha un ruolo importante contribuendo a diminuire l’infiammazione post-ictus nell'area infartuata.
Favorisce il rilassamento (ritmo sonno-veglia).
È l’attivazione del nervo vago, e quindi del sistema nervoso parasimpatico, che permette la ripresa delle normali funzioni psico-corporee dopo la reazione di stress.
L'attività del nervo vago, oltre contrastare le infiammazioni, riduce lo stress ossidativo, ed è connessa con il funzionamento della corteccia frontale e dell’amigdala che sono fondamentali per la regolazione delle emozioni (Urry et al., 2006); migliora la qualità del sonno, migliora l'umore, la concentrazione e la capacità di scelta.
Se viene compresso o irritato o mal funzionante, può essere responsabile di numerosi sintomi:
Dolori diffusi (articolari e muscolari)
Emicrania, dolore cervicale, collo rigido, mal di testa
Senso di oppressione alla nuca e alle orbite;
Problemi di digestione (nausea, gonfiore intestinale o gastrico, acidità e bruciori o crampi allo stomaco, reflusso gastroesofageo) e disturbi glicemici (aumento di peso e obesità)
Stipsi cronica o diarrea, sindrome dell'intestino irritabile
Stanchezza, insonnia o sonno poco ristoratore (continui risvegli notturni per urinare);
Senso di svenimento, vertigini, sbandamento;
Tachicardia, extrasistole, battiti cardiaci irregolari o accelerati, problemi di pressione (acufeni)
Infiammazioni di diverso genere.
Responsabile dell'asse intestino cervello, il tono vagale ed il microbioma, hanno effetto diretto sulle funzioni celebrali, innescando rabbia, tristezza, ansia, depressione ed altre emozioni negative.
La postura si modifica: le curve della colonna cambiano e il rachide va in torsione a parteire dall'articolazione temporo mandibolare (ATM) innescando problematiche di occlusione.
Disturbi alla tiroide
Difficoltà di deglutizione, senso di nodo alla gola;
Eccessiva sudorazione o salivazione
Rossore in viso
Disturbi del tratto urinario inferiore
Irregolarità del ciclo mestruale
Calo del desiderio sessuale
Occhi stanchi e arrossati
Abbassamento del tono dell'umore
Difficoltà a concentrarsi
Difficoltà nel raggiungere il normopeso o sentire la necessità di assumere cibi zuccherati (comfort food).
Il nervo vago condiziona moltissimo le nostre capacità di adattamento al cambiamento.
La terapia farmacologica può alleviare ed eliminare i sintomi, ma non riesce ad intervenire sulle cause.
I farmaci antinfiammatori funzionano grazie ad un buon tono vagale. Spesso quando questo è molto basso questi farmaci non funzionano.
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