... e immediatamente diventai sapiente Le «turbatissime visioni» di Hildegard von Bingen

Il pensiero di Hildegard von Bingen è una cometa. C’è un nucleo incandescente, fiammeggiante, che si chiama Dio. E poi infinite scie luminose che nascono da quel cuore bollente, ma corrono via, lontano, verso la linea di confine dell’universo.

Emanuela Faraglia voce recitante
Pamela Lucciarini soprano
Federica Lotti flauti e voce
Stefano Alessandretti programmazione e live electronics
Massimo Marchi live electronics e regia del suono

da un’idea di Federica Lotti
musica di Francesco Maria Paradiso
testo di Guido Barbieri

Sansepolcro, 2 settembre 2017 al 50° Festival delle Nazioni

coproduzione AGON - Festival delle Nazioni

È un giorno di gennaio del 1152. Hildegard von Bingen ha tra le mani una lettera: Richardis, la sua figlia spirituale, è stata nominata badessa al Convento di Bassum.
Manca una sola notte alla partenza: Hildegard sa che non rivedrà mai più la sua giovane amica. E allora decide di affidarle ciò che ha di più prezioso: Il suo sapere