Basilica dei Frari - VERSIONE ITALIANA+LIS

Tra i più importanti e vitali centri religiosi e monastici di Venezia, il complesso dei Frari , chiamato anche “Ca’ Granda”, affonda le sue radici nella predicazione del messaggio di semplicità e povertà di san Francesco d’Assisi da parte dei suoi frati minori (dai veneziani detti “frari”). Presenti a Venezia già attorno al 1220, i “frari” poterono disporre inizialmente di un umile oratorio situato in un’area paludosa, donata loro dalla Repubblica. Ben presto però (intorno al 1250) fu necessario costruire una chiesa più grande, adatta ad accogliere il crescente flusso di fedeli che giungevano da ogni dove. Questa chiesa fu a sua volta sostituita da un terzo edificio, che corrisponde all’attuale basilica. Eretta a partire dal 1330, grazie alla generosità di alcune facoltose famiglie veneziane e di altri benefattori, l’attuale fabbrica monumentale fu consacrata nel 1492 e dedicata alla Vergine assunta in cielo: Santa Maria Gloriosa dei Frari. Gli spazi conventuali trovarono posto a fianco della basilica, distribuiti intorno a due chiostri quadrangolari.
Il complesso dei Frari attraversò un periodo difficile dopo la caduta della Repubblica. Con le soppressioni napoleoniche (1810) la comunità monastica fu sciolta e il convento trasformato in caserma per le truppe francesi. Solamente la chiesa rimase aperta al culto divenendo sede parrocchiale. Durante la dominazione austriaca, nel 1815, fu insediato nel convento l’Archivio generale veneto, oggi Archivio di Stato, e avviata la lenta ripresa della Ca’ Granda.