Genere: drammatico - grottesco
Paese: Italia
Lingua originale: italiano
Data di uscita: 2020
Produzione: Associazione Culturale Immagina
Regista: Giuseppe Ferlito
Durata: 123 minuti
Cast
Gabriele Ferrantelli Mimì
Letizia Toni Mirella
Vincenzo Catanzaro Maestro Corona
Nicola Puleo Padre Santino
Emanuela Bonaccorso Dorella
Santo D'Aleo Jaco
Walter Nestola Fabrizio
Fabio Baronti Questore
Vito Ferrantelli Sindaco
Michele Cirafisi Perito
Barbara Capucci Preside
Raffaele Taddei Jaco da giovane
Francesco Catalanotto Mimì a 10 anni
Crew
Aiuto regia: Francesco Squillantini, Giovanni Malik
Assistenti alla regia: Luca Bigolin, Giuditta Barsotti, Elena Ferlito, Pietro Sacco, Massimiliano Nocco, Lorenzo Benvenuti, Samuele Valente
Produzione: Sandra Patara, Francesca Chiari, Letizia Bilella
Assistenti di produzione: Barbara Capucci, Eleonora Rossi
SINOSSI
Mimì, musicista sperimentale, torna nel suo paese di origine in Sicilia insieme alla compagna
Mirella. I due desiderano fortemente un figlio, ma mentre Mimì si aggira per le campagne, per
trasformare i suoni della natura in musica, Mirella inizia a percepire il disagio di una società che
non le appartiene. Questo ed altri eventi daranno il via ad una serie di tensioni dai risvolti
inaspettati.
NOTE DI REGIA E PRODUZIONE
Un film che ha avuto una gestazione lunghissima. Un’idea che mi porto dietro da almeno vent’anni e che nel 20119 ha finalmente preso vita, dopo una decina di stesure di copioni. Un conto in sospeso con la mia Sicilia, un viaggio a ritroso nella mia terra, luogo di contraddizioni, di sentimenti e di forti contrasti. La doppia anima della Sicilia, quella che guarda al futuro, giovane, moderna e
innovativa e quella che resiste e non vuol cambiare, ancorata alle tradizioni e ai vecchi costumi. In
questo doppio binario si sviluppa tutta la drammaturgia del film in un mix di generi che vanno dal
dramma, alla commedia e al grottesco. Il filo conduttore che tiene uniti i temi sociali, ambientali e i
conflitti psicologici è la musica. Il protagonista, ingegnere del suono, va in giro a scovare rumori e
suoni nei luoghi più remoti della sua terra per realizzare le sue bizzarre “sinfonie”. Un pretesto per
dar vita alla metafora di ciò che è nascosto, di ciò che è invisibile. I personaggi sono interpretati da
attori del luogo e, a parte un paio di professionisti, gli altri interpreti sono tutti alla loro prima
esperienza e tuttavia hanno contribuito a dare un’anima e un’autenticità alla storia raccontata. Un
film indipendente che ha trovato supporto, appunto, nell’entusiasmo di tutti gli abitanti dei paesi
coinvolti. Burgio, Chiusa Sclafani, Caltabellotta, Sciacca e i loro sindaci hanno organizzato
processioni e scene di massa coinvolgendo tutte le loro comunità. Un film complesso nella sua
struttura realizzativa perché molte scene richiedevano l’uso degli effetti speciali e grazie alla Scuola di Cinema Immagina si è potuto ovviare a tutte le esigenza tecniche.
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