(MIANEWS) Milano, 06 DIC - Nasce la Grande Brera, con l’inaugurazione di domani, 7 dicembre, si conclude il percorso di Palazzo Citterio. Dopo 52 anni si realizza l’ampliamento della Pinacoteca di Brera. Il pubblico, dall'8 dicembre, potrà dunque visitare uno spazio per decenni chiuso e oggi restituito alla città, un museo dove saranno custodite, con un allestimento innovativo, le collezioni Jesi e Vitali, oltre 200 opere che comprendono capolavori dell’arte italiana e internazionale - Carrà, Morandi, Boccioni, Modigliani, Picasso, Braque — e che sarà sede, negli spazi completamente riallestiti, di importanti mostre di arte moderna e contemporanea. Stamane la presentazione in anteprima per la stampa. “Abbiamo lavorato dal 15 gennaio scorso, giorno del mio insediamento, focalizzando la data del 7 dicembre – dichiara Angelo Crespi, direttore Generale della Pinacoteca di Brera, di Palazzo Citterio e della Biblioteca Braidense — Ci siamo dati il compito di concludere il cinquantennale percorso di Palazzo Citterio entro il 2024, perché crediamo che sia un atto doveroso, eticamente ed economicamente, l’apertura di questo edificio che consente l’ampliamento della Pinacoteca, coronando il sogno di Franco Russoli di realizzare la Grande Brera, cioè un nuovo modo di pensare l’edificio storico di Brera con l’annesso Palazzo Citterio, di pensarlo come un luogo unico con le sue molte funzioni e una collezione antica e una di arte moderna, tra le più importanti al mondo”. Sottoposto nel corso degli anni a differenti interventi di recupero, dagli anni Ottanta del Novecento in poi, il Palazzo ha visto alternarsi vari progetti con diversi stanziamenti di fondi da parte del Ministero: dal primo progetto di Giancarlo Ortelli e Edoardo Sianesi, alle ristrutturazioni che hanno portato alla creazione di sale come quella affidata nel 1986 dall’Associazione Amici di Brera all’architetto James Stirling, fino agli anni Duemila con la ridefinizione della sistemazione dei locali ipogei e la sistemazione degli spazi non edificati. Fino all’ultimo corposo finanziamento del 2012 con l’avvio dei lavori completati in una parte significativa nel 2018. Dopo il passaggio del Palazzo all’allora direttore di Brera James Bradburne la progettazione si è prorogata fino alla scadenza del suo mandato nell’ottobre 2023 mentre, nel frattempo, le opere del Novecento delle collezioni Jesi e Vitali, hanno trovato spazio nelle sale napoleoniche della Pinacoteca in speciali depositi a vista realizzati nel 2019 grazie al finanziamento della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti.
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