L’ITALIA UNITA (1861-1899)

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Il 17 marzo 1861 è una data storica: l’Italia si è finalmente unita. Ma l’unità dei confini non ha risolto tutti i problemi di una nazione profondamente divisa. Camillo Benso conte di Cavour, architetto dell’Unità d’Italia, muore il 6 giugno 1861 a Torino, la nuova capitale del Regno. Nei suoi ultimi rapporti Cavour aveva analizzato la situazione italiana: la frattura tra nord e sud non accenna a diminuire, anzi. Il crollo del Regno delle Due Sicilie, orchestrato da forze legate ai territori del nord, influisce sul modo in cui i nuovi italiani vivono l’unità. L’agricoltura contribuisce al 60% del PIL mentre i settori secondario e terziario sono ancora in via di sviluppo. Il reddito pro capite si attesta sui livelli dell’Europa più povera. La via scelta dalla Destra Storica per unire la nazione è quella dell’accentramento: tutta l’Italia avrebbe accettato le leggi dell’ex Regno di Sardegna. Ora, il momento è arrivato. Per i patrioti più convinti non è solo il Veneto a mancare alla lista: Trentino, Friuli-Venezia Giulia e Lazio sono territori reputati culturalmente e storicamente italiani. Otto von Bismarck, Primo Ministro prussiano, bussa alla porta del re d’Italia. La morte di Cavour nel giugno del 1861 non spegne i sogni di vedere Roma capitale del regno. Marciare su Roma non è possibile: il Regno d’Italia non può permettersi di scendere in guerra con la Francia. L’inizio della fine per la Destra Storica sono le elezioni politiche del 1874. La Sinistra Storica per vincere in maniera schiacciante nelle regioni meridionali aveva sfruttato il sentimento di abbandono e di frustrazione degli elettori: il paese appare diviso, il Parlamento pure. Lo scontro con la Sinistra è durissimo: il 18 marzo 1876 il governo perde la maggioranza in Parlamento, Minghetti è costretto ad andarsene. La Destra Storica è caduta: Vittorio Emanuele II convoca l’ex mazziniano Agostino Depretis, esponente della sinistra storica, per formare un nuovo governo. Nonostante le terribili prestazioni durante la Terza Guerra d’Indipendenza e il caos politico causato dalla presa di Roma, il giovane Regno d’Italia viene invitato al tavolo delle grandi potenze. L’invito per partecipare al Congresso di Berlino del 1878 proietta l’Italia nell’Olimpo delle grandi nazioni, ma solo per un mese. Nel 1881 le truppe francesi occupano la Tunisia e, con la benedizione di Germania e Regno Unito, danno vita ad un protettorato: l’episodio è ricordato come lo schiaffo di Tunisi. Il 20 maggio 1882 l’Italia si unisce alla Triplice Alleanza. Il 29 luglio 1887 Agostino Depretis, presidente del Consiglio ed illustre esponente della Sinistra Storica, muore mentre è ancora in carica. Finisce così l’ultimo governo Depretis, l’ottavo. Umberto I nomina al suo posto il ministro dell’interno, esponente anche lui della Sinistra Storica e primo uomo del sud a ricoprire questa carica nell’Italia unita: Francesco Crispi.

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00.00 - La morte di Cavour e i problemi dell'Italia unita
03.20 - Destra e Sinistra Storica: idee e rappresentanti
07.27 - La Destra Storica al governo
12.54 - L'Economia dell'Italia Unita
14.57 - Il Brigantaggio e la mafia
17.36 - La Terza Guerra d'indipendenza e conseguenze
22.50 - La Questione Romana
24.51 - I tentativi di Garibaldi, la Convenzione di Settembre e il Sillabo
30.05 - Concilio Vaticano I e la Breccia di Porta Pia
33.45 - La Sinistra Storica al governo: Depretis e il trasformismo
43.04 - Dal Congresso di Berlino alla Triplice Alleanza
46.25 - Il colonialismo italiano
49.57 - L'Italia di Francesco Crispi
54.58 - Giovanni Giolitti al governo, fasci siciliani e scandalo della banca romana
57.47 - Il ritorno di Crispi, prima guerra d'Etiopia e la caduta finale

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►BIBLIOGRAFIA:
https://docs.google.com/document/d/12...

Una produzione Specter Film Collective
www.specterfilmcollective.com

STARRING: Francesco Furesi, Pietro Iacopo Benzi
DIREZIONE ARTISTICA: Francesco Furesi
SCENEGGIATURA: Pietro Iacopo Benzi, Francesco Furesi
CONTENUTI STORICI: Pietro Iacopo Benzi
REVISIONE TESTI: Francesca Faverio
FOTOGRAFIA: Mattia Rossetti
AUDIO PRESA DIRETTA: Edoardo Conti
MONTAGGIO: Edoardo Conti
MONTAGGIO SHORTS: Martin Palacios
MOTION DESIGN: Francesco Furesi, Mattia Rossetti, Lauryn Stella
STOCK FOOTAGE: Pietro Iacopo Benzi
COPERTINA: Simone Acquaroli
SOUND DESIGN & MIX: Andrea Romani
PRODUZIONE: Caterina Scalfi
SOCIAL MEDIA MANAGER: Fulvio Matera

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