Il VENTENNIO FASCISTA in ITALIA

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Dopo la prima guerra mondiale il Regno d’Italia ha subito un’umiliazione bruciante.
A seguito di tutti i sacrifici e nonostante la vittoria, la pace è vissuta come una sconfitta. Il popolo italiano sente il bisogno di una guida, di qualcuno che possa guidare alla grandezza la Patria offesa, non riconoscendosi in uno stato liberale percepito come debole e incapace. Durante il primo dopoguerra la lotta politica avrebbe visto l’ascesa del movimento fascista e del suo partito, il PNF, guidato da Benito Mussolini. Nel 1922, dopo la Marcia su Roma, il Duce sale al potere: il ventennio fascista è appena iniziato. ’eredità romana è uno dei capisaldi dell’ideologia fascista, sia nello spirito, tramite gli esempi degli antichi, che nella forma con la sua monumentalità. I ritratti del Duce negli spazi pubblici, i giganteschi cartelloni per i viali, gli edifici pubblici costruiti con lo stile inconfondibile del razionalismo, le adunate in uniforme, i fasci littori e i bagni di folla di Mussolini sono solo alcuni degli esempi che vengono in mente. Il Duce sa che per avere in mano le folle e dare stabilità al regime fascista deve dominare due cose in particolare: l’educazione e l’informazione. La scuola è dove cresce il futuro d’Italia: il fascismo sa che controllare fin dall’infanzia il cittadino è la via da seguire. Già nel 1923 la riforma Gentile aveva ristrutturato il sistema scolastico italiano, una riforma che si può riassumere con un termine: pedagogia idealistica.La stampa politica subisce una fascistizzazione già dal ‘22 e in pochi anni vede un controllo sempre più stretto da parte del potere fascista, anche tramite la censura. L’Italia sta cambiando, la rivoluzione fascista vuole scuotere fin dalle fondamenta lo stato liberale italiano. E non c’è modo migliore di cambiare una nazione che riformando la sua economia: questa è la terza via del Duce. L’idea alla base dell’economia nell’Italia fascista può essere riassunta in una sola parola: corporativismo. Mentre Mussolini si presenta a Stresa per assicurare la pace in Europa, i piani sono già in movimento per un nuovo conflitto: l’Italia ha un conto in sospeso in Africa. L’onta della sconfitta di Adua del 1896 deve essere vendicata, per il Duce l’Italia fascista riuscirà dove l’Italia liberale ha così sonoramente fallito. Per la maggior parte, dopo il periodo caotico che ha portato alla marcia su Roma nel 1922, gli oppositori al fascismo accettano di aver perso: un silenzio assordante prende il posto degli agitatori antifascisti. Nel 1927 questi vari gruppi eterogenei si uniscono nella Concentrazione antifascista, un’organizzazione che non riesce di fatti a raggiungere grandi obiettivi ma che testimonia l’energia del movimento anti regime all’estero. In questi anni l’Italia decide da che parte stare e sembra che i richiami di Adolf Hitler abbiano colto nel segno a Roma. L’avvicinamento al Terzo Reich è visto con ansia, gli obiettivi della Germania sono chiari a tutti, Mussolini incluso: obiettivi raggiungibili solo con una nuova guerra. L’unica via da percorrere è quella di aumentare ancora di più il controllo del regime sullo stato italiano: una nuova stretta totalitaria cala su tutti i livelli della società. Ma quando la situazione sembra stabilizzata, è troppo tardi: il mondo sta scendendo in guerra.

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00:00 - Il Totalitarismo Imperfetto
01:58 - La fascistizzazione delle masse
03:20 - I Patti Lateranensi
06:10 - La Monarchia
07:14 - Lo sviluppo economico
10:44 - Le riforme socio-economiche
13:36 - La popolarità del regime
14:48 - Strumenti di consenso
19:28 - Controllo della divulgazione
22:01 - L'economia fascista
29:45 - La Guerra d'Etiopia
35:40 - La politica estera del Duce
38:22 - Gli Antifascisti
45:22 - Il preludio alla Seconda Guerra Mondiale

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#FascismoInItalia #LaStoriaSulaTubo

Una produzione Specter Film Collective
www.specterfilmcollective.com

STARRING: Francesco Furesi, Pietro Iacopo Benzi
DIREZIONE ARTISTICA: Francesco Furesi
SCENEGGIATURA: Pietro Iacopo Benzi, Francesco Furesi
CONTENUTI STORICI: Pietro Iacopo Benzi
FOTOGRAFIA: Alessandro Panzeri
AUDIO PRESA DIRETTA: Edoardo Conti
MONTAGGIO: Francesco Furesi
MOTION DESIGN: Francesco Furesi, Mattia Rossetti
STOCK FOOTAGE: Pietro Iacopo Benzi
COPERTINA: Edoardo Conti
SOUND DESIGN & MIX: Andrea Romani
PRODUZIONE: Caterina Scalfi
SOCIAL MEDIA MANAGER: Fulvio Matera

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