I morti non smettono di vivere (Giovanni D'Amiano) lettura di Dino Becagli

Su musica di Ennio Morricone: LA CALIFFA


I morti non smettono di vivere


Come le cose vecchie che non lascio,
pezzi di vita mia siamesi e certi,
così i morti miei, i miei morti
restano nel ricordo vivi e svegli.
Anzi, di più, poiché anche nel sonno
ritornano in baldanza dall’oblio,
e chiamano ricordi, tramano sogni
per riportare in vita veglie comuni.
Nell’ansia loro di restare in vita
mi ritrovo bambino, riscopro il sogno
dell’adulto che sono;
so degli avi miei, e so d’essere avo
dei miei figli, degli amatissimi nipoti.
Dei morti non voglio liberarmi,
come d’una cosa vecchia già vissuta;
i miei morti li voglio portare con me,
nella memoria, vivi e sempre cari,
come dolcissimo peso, novello Enea,
il vecchio e cieco padre Anchise.
Giovanni D’Amiano