La più stupida delle guerre (Domenico Friolo) letta da Dino Becagli

Описание к видео La più stupida delle guerre (Domenico Friolo) letta da Dino Becagli

Video poesia "LA PIU' STUPIDA DELLE GUERRE" di Domenico Friolo, detta da Dino Becagli.

TESTO
Il tempo va lentamente, inesorabilmente avanti. Tu giovane soldato russo o ucraino, senza sapere dove come e quando, ti trovasti sul campo di battaglia, armato a riflettere, mentre ti gridavano: spara, spara ancora. Sparaaaaa! Tu confuso esitasti e ti fu fatale. Tu giovane soldato, russo o ucraino hai vissuto solo poche primavere, le hai vissuto da bambino libero nella steppa o sulle rive del Dnieper, le hai vissuto osservando l'arrivo del variopinto giungere della primavera, ne vedesti il rinverdire seguire alle nevi, le fioriture, le farfalle, il cielo sereno e gli uccelletti intonare melodie di vita le api cercare un fiore, una lepre fuggire, e tu, cogliere il generoso abbraccio solare, tiepido, gradevole, salutare atteso... Ora con amarezza e dolore te ne vai senza vita e senza patria, ma non sei solo, ti seguono giovani russi ed ucraini come te, senza capire che sono già morti anche se sopravviveranno qualche giorno in più per piangere amaro invocando la mamma, il padre, la ragione domani riceveranno ultimo saluto: una spinta nella scarna fossa comune. Tristezze umane di primavere spezzate, tanti giovani angeli, con la mitraglia al posto delle ali, che da domani raccoglieranno fiori profumati del cielo, ne faranno mazzetti colorati, per donarli a chi li attende/senza sapere del destino /a cui sono andati incontro questi giovani ucraini o russi... chi li attende, aspetterà ancora loro notizie... chi nella steppa e chi, tra le macerie intorno al Dnieper. Su ognuno di loro si poserà un diamante: stille del pianto di gioielli perduti che non torneranno nella divisa indossata per gioco. Ma saranno le croci fatte con bandiere senza colore e senza patria di una guerra stupida, inconcepibile, incomprensibile anche per voi, che avete armato questi figli in realtà creature più bambini che soldati. Angeli senza ali, armati colpevolmente da chi in guerra, non ci andrà mai. Un giorno, già troppo lontano, cesseranno le armi sulle distruzioni già compiute, non tacerà il Signore, il nostro Giudice supremo.

Scritta In onore degli inconsapevoli giovani mandati in guerra, costretti ad attaccare ed a difendersi ammazzando, distruggendo, morendo. Domenico Friolo aus Marburg in Deutschland

Комментарии

Информация по комментариям в разработке