Fibromialgia: come riconoscerla, come controllare il dolore

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Dolori muscolari continui e diffusi (i pazienti riferiscono di avere dolore "dappertutto"), che peggiorano con il riposo e non hanno una origine traumatica o degenerativa (come in caso di artrosi). Sono il sintomo più evidente e principale della fibromialgia, una infiammazione delle fasce muscolari che in molti casi è accompagnato da disturbi del sonno (risvegli frequenti e difficoltà di raggiungere la fase di sonno profondo) e stanchezza diurna che molto spesso impedisce di svolgere la normale attività quotidiana, lavorativa e sociale, tanto più che in molti pazienti, ma sarebbe meglio dire molte pazienti dal momento che è una malattia che si declina principalmente al femminile, si accompagna ad una difficoltà di concentrazione. Ci parla di tutto questo il Prof. Gianfranco Ferraccioli, Direttore dell'Unità di Reumatologia al Complesso Integrato Columbus di Roma che ci ha spiegato come la fibromialgia sia una condizione difficile da diagnosticare perchè spesso gli accertamenti radiologici non mostrano alterazioni significative. E allora diventa fondamentale il rapporto con il medico che già dalla descrizione del tipo di dolore può capire che la paziente è affetta da fibromialgia ed avviare un programma terapeutico che preveda un piano di attacco fatto da farmaci antidolorifici anche combinati fra loro per diminuire il dolore (che quando diventa cronico va considerato malattia di per sè e trattato come tale indipendentemente se la fibromialgia sia secondaria, quindi consenguenza di una patologia infiammatoria di altro tipo - ad esempio una malattia autoimmune - o primaria) per ridare una buona qualità di vita a che, a causa del dolore e della stanchezza, aveva dovuto rinunciare a gran parte della sua quotidianità. A quel punto sarà importante proporre un percorso fatto anche di alimentazione corretta ( è molto importante mantenersi in normopeso e non andare in sovrappeso o sottopeso, entrambe condizioni che posso peggiorare la fibromialgia) e soprattutto praticare attività fisica, sia aerobica che anaerobica. E fin quando il dolore non comincia a diminuire è importante offrire alla paziente anche un supporto psicologico per aiutarla a superare i momenti più difficili, instaurando un dialogo costante per far capire che un volta che si riesce a controllare il dolore anche i sintomi correlati andranno a scemare dando la possibilità di riprendere la propria vita, perchè se è vero che una guarigione definitiva dalla fibromialgia è difficile è però possibile controllare i sintomi nel tempo con terapie efficaci ( dai semplici antidolorifici agli oppiodi ai cannabinoidi in base alla risposta personale).

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